Campione, Butti (FdI): il Tar ha sospeso i licenziamenti, adesso il Governo si decida a intervenire

Quali urgenti iniziative intende adottare il Governo “in ordine alle conseguenze prodotte dalla decisione del Tar del Lazio” di sospendere i licenziamenti effettuati dal Comune di Campione, e “quali tempestive soluzioni intenda porre in essere per rilanciare l’economia campionese”; e ancora quando verrà nominato il commissario della casa da gioco. Sono i quesiti che pone l’on. Alessio Butti (FdI) in un’interrogazione parlamentare rivolta Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro dello sviluppo economico. Butti ricorda che pochi giorni fa il “Tar del Lazio ha stabilito la sospensione dell’attuazione della delibera con cui il sindaco di Campione, prima del commissariamento per default del comune, aveva ridotto la pianta organica dell’amministrazione di 86 unità”. Il ricorso verrà quindi discusso nell’udienza pubblica del 19 novembre prossimo. E quindi sottolinea che “senza la casa da gioco a Campione d’Italia starebbero per essere licenziati 482 dipendenti; contando l’indotto, il commercio e le cooperative esterne, ci sono circa un migliaio di persone senza lavoro”. Il Governo, tuttavia, “sembrerebbe ignorare la drammatica situazione dell’enclave”. Nella legge di bilancio 2019 “è stata prevista la nomina di un commissario straordinario che dovrebbe lavorare per la riapertura del Casinò, ma l’incarico non è ancora stato ufficializzato; secondo fonti di stampa locale, il commissario della casa da gioco non sarebbe stato nominato a causa di un dissidio tra il Ministro dell’interno e il Ministro dello sviluppo economico”. In sostanza, sottolinea ancora Butti, la maggioranza di Governo al momento “si è limitata a detassare i redditi, che, paradossalmente, nessuno percepirebbe più da tempo”. lp/AGIMEG