Riaperture, Zaia (pres. Veneto): “La scelta di non riaprire sale giochi, scommesse e bingo non è nostra ma del Governo”

“Non è una scelta nostra, è volontà del Governo ed inserite nel DPCM nazionale”. E’ quanto dichiarato da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, annunciando le attività che rimangono sospese e nelle quali ci sono “centri termali, centri culturali, sociali, sale gioco, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati”. Zaia ha quindi anticipato quello che sarà il testo del DPCM che è atteso per oggi e nel quali rimangono sospese, fino al 15 giugno prossimo, le sale gioco, scommesse e bingo. A partire dal 18 maggio, i Veneto saranno invece riaperte: “ristorazione, bar, stabilimenti balneari, tutte strutture ricettive, rifugi alpini, campeggi, servizi alla persona (no tatuatori, no bagno turco, saune e attività termali), tutto il commercio al dettaglio (senza alcuna esclusione di categoria merceologica), commercio al dettaglio su aree pubbliche, uffici aperti al pubblico, esercizi professionali, istruzione non scolastica e professionale compresa pratica sportiva, autoscuole,  attività di produzione teatrale, piscine pubbliche e private, palestre, impianti sportivi all’aperto, manutenzione del verde, musei, archivi, biblioteche, parchi zoologici, riserve naturali, trasporto pubblico locale, impianti a fune”. Il presidente ha anche sottolineato che “siccome lavorando con Roma ci possono essere sempre delle sorprese”, prima di far uscire l’ordinanza del Veneto, che è pronta e manca solo la sua firma, “aspettiamo l’uscita ufficiale del DPCM. L’adozione delle linee guida delle Regioni è una nostra grande assunzione di responsabilità”. lp/AGIMEG