Decreto Ristori, ‘Sole24Ore’: indennizzi del 200% per sale giochi, attività di intrattenimento, attività connesse con le lotterie e le scommesse, comprese le sale bingo

Si allarga fino a 462 mila la platea delle imprese ammesse al nuovo contributo a fondo perduto approvato ieri sera dal Governo. L’accredito dei ristori, secondo quanto promesso dal Ministro dell’Economia Gualtieri ai rappresentanti delle categorie dei lavoratori autonomi, arriverà il 15 novembre in automatico sul conto corrente dei contribuenti che avevano ottenuto (senza restituirlo) l’indennizzo a fondo perduto con il decreto rilancio. Per tutti gli altri, ossia quelli che non avevano presentato domanda o che avevano un volume di affari e corrispettivi superiore ai 5 milioni di euro, il bonifico arriverà il prossimo 15 dicembre. E’ quando prevede il Decreto Ristori approvato ieri in Consiglio dei Ministri. Le risorse mobilitate dal Dl Ristori in termini di indebitamento netto – si legge sul Sole24Ore – sono pari a 5,4 miliardi, mentre il saldo netto da finanziare è di 6,2 miliardi. Tra le categorie che beneficeranno degli effetti del Decreto ristori anche le sale giochi, le attività di intrattenimento, le attività connesse con le lotterie e le scommesse, comprese le sale bingo. Alle somme già ottenute con il decreto rilancio vengono applicati dei moltiplicatori, rivisti e corretti nell’ultimo incontro tra Gualtieri e le associazioni di categoria. Nella fascia del 200% di coefficiente di ristoro è compresa tutta la ristorazione, insieme a cinema, cultura, sale giochi, centri scommesse, terme e palestre chiuse per decreto. Gli aiuti hanno l’obiettivo dichiarato di attenuare il colpo delle restrizioni previste dal DPCM di domenica. Queste misure sono previste al momento per un mese. In rapporto al fatturato mensile medio il nuovo rimborso viaggia fra il 37,7% medio di gelaterie e pasticcerie al 53,1% dei ristoranti. Il ministro Gualtieri ha affermato che le somme dovrebbero arrivare sui conti correnti entro metà novembre. Molto dipenderà dalla situazione di ogni attività, o meglio dalla perdita indicata da ogni partita Iva per aprile 2020 sullo stesso mese del 2019. cr/AGIMEG