Decreto Ristori, Servizio Studi Senato: a bingo, sale giochi e agenzie di scommesse andrà un contributo a fondo perduto del 200%

Raggiungeranno i 2 miliardi e 458 milioni di euro nel 2020, in nuovi contributi a fondo perduto messi in campo dal Governo con il decreto Ristori per aiutare le imprese colpite dalla crisi economica innescata dal Covid. Le aziende che beneficeranno della misura vengono identificate attraverso il codice Ateco, e la lista include anche le Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo) con codice Ateco 920009, e le Sale giochi e biliardi (codice Ateco 932930). Entrambe le categorie riceveranno il 200% (la soglia massima) dell’importo già ottenuto con il decreto Rilancio della scorsa primavera. “Il contributo” spiega il Servizio Studi nella Scheda di Lettura, “spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato indicati in precedenza ai soggetti riportati nell’Allegato 1 che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019”. Per chi abbia beneficiato del primo contributo, il nuovo “è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo”. Il decreto Ristoro, inoltre, prevede anche la concessione di nuovi crediti di imposta sui canoni d’affitto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. L’importo del credito è pari al 60% del canone, come già prevedeva il decreto Rilancio per i mesi di marzo, aprile e maggio. Anche in questo caso la misura viene concessa alle imprese elencate nella lista dei codici Ateco, Si tratta, in sostanza, dei settori della ricettività alberghiera, della ristorazione e della somministrazione di cibi e bevande, del turismo, dello sport e dello spettacolo, del benessere fisico, della cultura e dell’organizzazione di fiere e altri eventi” spiega il Servizio Studi. “Tale agevolazione spetta indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente”. Inoltre, “L’agevolazione si applica indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente”. La copertura finanziaria viene valutata “in 259,2 milioni di euro per l’anno 2020 e in 86,4 milioni di euro per l’anno 2021 in termini di fabbisogno e indebitamento netto”. Tra le varie altre misure anche la cancellazione della seconda rata IMU e la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali. lp/AGIMEG