Consiglio dei Ministri approva nuovo Decreto Ristori da 1,6 miliardi: aiuti economici anche a sale giochi e bingo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto ristori contenente le risorse a favore dei comparti più colpiti dalle ultime strette anti-Covid e le misure per limitare i rincari delle bollette di elettricità e gas. Il provvedimento, adottato senza scostamenti di bilancio, vale in tutto 1,6 miliardi.

Per quanto riguarda i ristori, il decreto interviene a sostegno dei settori che sono stati chiusi a seguito della pandemia o che ne sono stati fortemente danneggiati. Il Governo stesso elenca: parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici; attività di organizzazione di feste e cerimonie, ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine; commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle; turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali; discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie; spettacolo, cinema e audiovisivo; sport.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha reso noto che sono stati stanziati in totale 390 milioni di euro per il commercio al dettaglio e le attività chiuse o danneggiate e che è stato aumentato a 30 milioni il fondo per discoteche e sale da ballo. Per il turismo, in particolare, è stato aumentato di 100 milioni il Fondo unico nazionale in aggiunta ai 120 milioni già stanziati con la legge di Bilancio. Di questi, 40 milioni andranno alla decontribuzione per i lavoratori stagionali e degli stabilimenti termali.

Previsto inoltre, ha annunciato il ministro Massimo Garavaglia, un finanziamento di oltre 128 milioni come credito d’imposta per gli affitti di immobili a favore degli operatori turistici. Si tratta di interventi che valgono dal primo gennaio scorso al 31 marzo prossimo e sempre a questa ultima data viene prorogata la possibilità di ricorrere ai bonus terme.

Gli imprenditori (alberghi, B&B, agenzie di viaggio e tour operator, ristorazione, parchi tematici, terme, attività ricreative, impianti di risalita e bus turistici) costretti a mettere in cassa integrazione ordinaria i propri lavoratori sono esonerati dal pagamento della contribuzione fino al 31 marzo prossimo. Ai parchi tematici, infine, sono stati riservati 20 milioni.

“Siamo tutti consapevoli dell’importanza della figura del prossimo Presidente della Repubblica, tanto più in questo momento storico, ma i problemi di migliaia di imprese e di lavoratori non aspettano le elezioni al Quirinale”. Così il presidente di Confcommercio Lino Stoppani, che aggiunge: “come chiediamo ormai da giorni, bisogna intervenire subito, sostenendo queste imprese con la proroga della cassa integrazione Covid e delle moratorie bancarie oltre che con sostegni economici proporzionati agli ingenti danni subiti. Non stiamo chiedendo aiuti a pioggia, se il problema sono le risorse si selezioni l’accesso alla cassa integrazione, alle moratorie e agli altri incentivi sulla base della reale perdita di fatturato, ma è preoccupante registrare oggi la mancanza di attenzione rispetto a questi temi”. cr/AGIMEG