Chiusura sale giochi, sale scommesse, sale bingo. Istat: “Il 50% delle imprese di gioco pubblico subisce pesantemente impatto emergenza sanitaria”

Il settore del gioco pubblico è stato tra i più colpiti a causa della pandemia. E’ quanto rende noto l’Istat, che ha reso nota la seconda edizione dell’indagine rapida (svoltasi tra il 23 ottobre ed il 16 novembre 2020) sulla situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19, rivolta alle aziende con almeno 3 addetti. Si tratta complessivamente di circa un milione di imprese, con oltre 12 milioni di addetti che rappresentano quasi il 90% del valore aggiunto e circa tre quarti dell’occupazione complessiva delle imprese industriali e dei servizi. La metà delle imprese di gioco pubblico sono catalogate dall’Istat come “statiche in crisi”, cioè imprese che stanno subendo pesantemente l’impatto dell’emergenza sanitaria e non hanno adottato strategie di reazione ben definite, anche a causa della mancanza di una data sulla possibile riapertura dopo il secondo lockdown, che dura da fine ottobre.
Il cluster più numeroso è quello delle imprese statiche resilienti (35,5% delle imprese); seguono le statiche in crisi (28,6%), le proattive in espansione (19,4%) e quelle in sofferenza (10,7%); l’insieme meno numeroso è quello delle imprese proattive avanzate, pari al 5,8% delle unità produttive. In altri termini, a fine 2020 quasi due terzi delle imprese italiane con almeno tre addetti risultavano ancora prive di un chiaro quadro strategico di reazione alla crisi e di sviluppo di medio-lungo periodo e oltre un terzo, indipendentemente dalla capacità di reagire, mostrava segni di crisi o di sofferenza operative.
Dall’analisi multivariata condotta sulle variabili indicative dei cambiamenti causati dalla pandemia da Covid-19 disegna un quadro di effetti, scelte, reazioni e strategie che è possibile sintetizzare in cinque profili aziendali:
statiche in crisi ‒ imprese che stanno subendo pesantemente l’impatto dell’emergenza sanitaria e non hanno adottato strategie di reazione ben definite;
statiche resilienti ‒ unità che non hanno messo in atto strategie di reazione perché non hanno subito effetti negativi rilevanti;
proattive in sofferenza ‒ unità duramente colpite dalla crisi ma che hanno intrapreso strategie strutturate di reazione;
proattive in espansione ‒ imprese colpite lievemente che non hanno alterato il proprio sentiero di sviluppo precedente;
proattive avanzate ‒ imprese colpite in maniera variabile dalle conseguenze della crisi, ma che nel corso del 2020 hanno aumentato gli investimenti rispetto al 2019. lp/AGIMEG