Corte Costituzionale, proroghe Bingo, avv. Dagnino (legale sale): “La proroga delle concessioni ha perseguito una finalità di acquisizione di risorse”

dai nostri inviati – “Il legislatore ha introdotto una forma di fisicità impropria con le proroghe. Con l’obiettivo di riallineare la scadenza delle concessioni, ha in realtà perseguito delle finalità acquisite di risorse” . Lo ha detto l’avvocato Alessandro Dagnino, legale delle sale bingo, intervenendo nell’udienza di fronte alla Corte Costituzionale sulle proroghe. “In una situazione di crisi, è normale che lo Stato abbia bisogno di reperire risorse, ma la Corte oggi ha la possibilità di porre un freno ai metodi più fantasiosi”. E ancora, ” Occorre in sostanza verificare se la norma sia ragionevole e proporzionata rispetto ai fini. L’avvocato di Stato addirittura sotto questo profilo richiama la necessità di ridurre l’offerta di gioco per tutelare la salute, ma questo obiettivo non è mai stato enunciato nella norma. Si parlava solamente della necessità di allineare le concessioni”. Per Dagnino, sulla proroga nel corso del tempo si sono innestati più obiettivi: “All’inizio c’era solo l’obiettivo di allineare le scadenze, ma poi con l’aumento a 5mila euro si è innestata anche una finzione promozionale. Ovvero quello di espandere i piccoli operatori dal mercato”. gr/AGIMEG