Bingo, Consiglio di Stato esamina gara da 45,6 milioni per il rinnovo delle concessioni e chiede alcune correzioni

Il Consiglio di Stato chiede una serie di correzioni sul bando di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni per le sale Bingo. Con il bando – previsto nella legge di Stabilità 2014 – si intendono assegnare 228 concessioni , la base d’asta è di 200mila euro, il bando quindi dovrebbe portare nelle casse dello Stato 45,6 milioni. Le concessioni verranno assegnate non attraverso un’unica gara, ma con una serie di procedure biennali (le cui disposizioni applicative verranno stabilite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con un decreto direttoriale di imminente emanazione) dal momento che le 225 concessioni attualmente operative hanno scadenze differenti: “verranno o sono già venute a scadenza in un arco temporale che va dal mese di novembre 2013 all’anno 2020”. Le nuove concessioni prenderanno il via con la sottoscrizione della convenzione e avranno la durata di sei anni.

 

Il Consiglio di Stato, interpellato in sede consultiva, invita l’ADM a rivedere le previsioni sulle garanzie. Oltre a rilevare che l’importo indicato non è sempre lo stesso (in alcuni punti si parla di una fideiussione di 70mila euro, in altri di 80mila euro) “sarebbe oltremodo opportuno, in relazione al rispetto del principio di proporzionalità, verificare ulteriormente la congruità di tale importo, per il quale, peraltro, non sono indicate le modalità di quantificazione”. Peraltro, la stessa legge di Stabilità ha ridotto il massimale delle fideiussioni dai 516.456,89 a 300mila euro.

 

Per i giudici di Palazzo Spada, inoltre, “suscita perplessità la previsione della facoltà di ADM, per evitare eventuali e dannose soluzioni di continuità nel servizio e nella riscossione delle entrate erariali, qualora ricorra una situazione di estrema urgenza, risultante da eventi oggettivamente imprevedibili e non imputabili ad ADM, non compatibile con i termini imposti dalle procedure di selezione che prevedano la pubblicazione di un bando di gara, di prorogare, unilateralmente, la durata della concessione fino ad ulteriori sei mesi agli stessi patti e condizioni previsti dalla convenzione medesima”.
Il Consiglio di Stato invita poi l’Amministrazione “a rivedere la graduazione” delle sanzioni “in funzione della gravità dell’inadempimento”. E spiega che “sono previste penali di identica misura” sia per il mancato rispetto delle prescrizioni di legge e delle autorizzazioni amministrative previste per l’esercizio del gioco del Bingo; che per il ritardo nella soluzione dei malfunzionamenti di cui all’articolo 18, comma 5, che per la mancata consegna della documentazione richiesta da ADM nell’esercizio dei propri poteri di vigilanza, controllo ed ispezione.
“Le disposizioni concernenti i requisiti di partecipazione” evidenzia ancora il Consiglio di Stato, “non appaiono pienamente conformi al dettato” del Codice dei contratti pubblici. E richiama quindi “l’attenzione sulle recenti innovazioni introdotte nell’ordinamento per effetto dell’articolo 4, comma 3 del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, recante ‘Semplificazioni in materia di documento di regolarità contributiva’”. gr/AGIMEG