Ascob impugna decreto sul bingo interconnesso: Introduce un criterio di responsabilità oggettiva della singola sala per quanto avviene nel circuito

E’ stata mandata in decisione la domanda sospensiva nel ricorso al Tar Lazio intentato da Ascob contro il decreto – pubblicato a dicembre scorso – che regola il bingo interconnesso. “Abbiamo impugnato due aspetti del decreto che riteniamo direttamente lesivi degli interessi delle concessionarie” ha spiegato a Agimeg l’avv. Giuseppe Russo, legale dell’Associazione. “Il primo è la norma che eleva i premi da 3 a 5mila euro. Il secondo invece introduce una sorta di responsabilità oggettiva in capo alle sale per tutti i problemi che relativi all’intero circuito, e che quindi potrebbero dipendere da altre sale o ipoteticamente anche da Sogei”. Difficilmente il Tar accoglierà la domanda sospensiva “Il decreto non è ancora operativo, quindi manca il danno grave e irreparabile. Tuttavia gli stessi Monopoli sembrano essere consapevoli di simili problematiche, dal momento che a gennaio hanno deciso di avviare una fase di sperimentazione”. Il decreto impuganto lancia diverse modalità di gioco, in particolare il bingo intergruppo accumulato che le sale si riuniscano in circuiti. Ciascuna gioca una partita indipendente di bingo, il primo giocatore che centra il bingo entro una pallina soglia prestabilita, vince anche un jackpot comune. Inoltre dà il via al Bingo Nazionale (con tutte le sale d’Italia che partecipano alla stessa partita gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) e il bingo elettronico (che prevede l’istallazione di apparecchi dedicati). gr/AGIMEG