“Scommesse troppo facilmente accessibili, controlli sul divieto di gioco ai minorenni insufficienti e siamo anche difronte a una forte espansione del comparto slot”. E’ l’allarme lanciato da Etienne Marique, presidente della Gambling Commission belga. In Belgio la disciplina dei giochi impone tra le agenzie di scommesse una distanza minima di un chilometro, ma la Commissione segnala un nuovo fenomeno per aggirare le regole, ossia sale scommesse che sembrano edicole o librerie. “Esternamente sembra un’edicola, ma quando si entra si capisce perfettamente che si tratta di una agenzia di scommesse”, spiega anche Peter Naessens CEO della Gaming Commission belga. “Abbiamo scovato questo tipo di locali soprattutto nelle grandi città, ossia dove la regola delle distanze minime impedisce l’apertura di nuove agenzia di scommesse. Riteniamo che oggi sarebbe necessario avviare controlli specifici perché, secondo le nostre stime, queste edicole camuffate sarebbero almeno il 10%”. Nel corso di una giornata di studi dedicata al mercato dei giochi in Belgio, organizzata appunto dalla Commissione, è emerso che il guadagno mensile di una sala giochi dal 2009 a oggi ha registrato un decremento del 47%, vale a dire di circa 15000 euro mentre il giro d’affari è calato del 24%. “Se verranno mantenute le misure che il governo intende adottare in materia di taglio alle spese la Commissione rischia di non poter più svolgere la sua attività di controlli e verifiche, nell’arco dei prossimi due anni. Lo scorso anno la Commissione ha ricevuto 9.000.000 dal settore, ma stiamo già tagliando le spese prevedendo di non poter disporre di più di 5 milioni. Così tutti i nostri investimenti dovranno essere annullati”, conclude poi Naessens. lp/AGIMEG