Lotterie, con una truffa informatica vinse 14 milioni. Arrestato dopo 4 anni l’artefice

Stati Uniti, è un dirigente della Multi-State Lottery Association a aver architettato la truffa che nel 2010 consentì di centrare una vincita alla Iowa Lottery da 14,3 milioni di dollari, che poi però non è stato mai riscossa. Sono le conclusioni a cui sono giunti gli inquirenti dopo oltre 4 anni di indagini, in  manette – già da gennaio, ma la vicenda è stata divulgata solo ora – è finito Eddie Raymond Tipton, direttore della sicurezza informatica della Multi-State Lottery Association, accusato di aver abusato della propria posizione per pilotare un’estrazione della Iowa Lottery. All’epoca dei fatti, i numeri venivano sorteggiati casualmente da un computer sottoposto a ferrea vigilanza: era istallato in una stanza di vetro – a cui potevano accedere  solo una stretta cerchia di persone, e solo in coppia di modo che ogni visitatore sorvegliasse l’altro – e video-sorvegliato 24 ore su 24. Tipton dapprima modificò il protocollo della videosorveglianza, le videocamere il 20 novembre non furono sempre in funzione, ma si attivarono solo un secondo per ogni minuto. In questo modo Tipton ebbe il tempo di entrare nella stanza e inserire un virus – che poi si autocancellò, ma gli inquirenti stanno adesso effettuando ulteriori approfondimenti per cercare le tracce del programma – nel sistema. In questo modo pilotò l’estrazione della lotteria. Visto il suo ruolo, non avrebbe potuto riscuotere personalmente la vincita, affidò quindi il biglietto a un cittadino canadese che cercò di riscuoterla in forma anonima, ovvero costituendo  un trust in un paradiso fiscale. Come ulteriore precauzione, l’avvocato che doveva fare da intermediario reclamò il premio solo l’ultimo giorno utile, a poche ore dalla scadenza del termine. Il premio appunto non venne mai stato riscosso: i gestori della lotteria – temendo che il biglietto fosse passato di mano illecitamente – chiesero infatti al legale di rivelare l’identità del vincitore, e l’avvocato ritirò la domanda, lasciando spirare la vincita. Gli inquirenti in questi anni sono comunque riusciti a risalire al cittadino canadese a cui, nell’ottobre 2013, è stata garantita l’immunità qualora avesse fornito informazioni utili per risolvere il caso. Tipton adesso dovrà fronteggiare l’accusa di frode, potrebbe essere condannato a 5 anni di carcere. lp/AGIMEG