‪Newslot/Vlt: trattativa ad oltranza tra concessionari e gestori. In ballo la suddivisione della tassa da 500 milioni. Possibile anticipo della somma da parte dei concessionari ma solo a fronte di garanzie ben precise sulla ripartizione degli oneri ‬

Sembra ancora lontano l’accordo sulla prima rata  da 200 milioni della tassa (che prevede un esborso complessivo di 500 milioni) che la legge di Stabilità ha addossato al settore degli apparecchi, nonostante il termine per il pagamento scadrà domani. In queste ore le trattative sono ancora più fitte: l’incontro di ieri tra concessionari e gestori non ha prodotto risultati e stamattina le parti si sono riunite di nuovo a Roma. Oggi pomeriggio alle 16, inoltre, i concessionari torneranno al Ministero dell’Economia – dopo i vertici di venerdì scorso e di ieri mattina – per gli ultimi aggiornamenti. Quello di oggi pomeriggio sarà un incontro allargato anche ad altre associazioni, come quelle del Bingo. Lo scontro non riguarda solo gli aspetti economici, ma anche problemi tecnici. Sotto il primo profilo, i gestori chiedono di ripartire la tassa in parti uguali tra i vari soggetti della filiera, in altre parole gestori, concessionari e esercenti dovrebbero tutti versare un terzo. I concessionari propongono di dividerla sulla base del compenso che percepisce ciascun soggetto: i concessionari verserebbero circa il 10-15%, i gestori attorno alla metà della tassa, e il resto gli esercenti. Sotto il secondo profilo, i gestori sollevano anche delle obiezioni di carattere tecnico: la legge prevede che i soggetti obbligati a versare la tassa siano i soli concessionari, questi però la possono “scaricare” sugli altri esponenti della filiera rinegoziando gli accordi contrattuali. La rinegoziazione tuttavia non è mai avvenuta (i gestori hanno sollevato le barricate, ritenendo inique le condizioni proposte dai concessionari; e nessuno di questi ultimi ha voluto forzare la mano per primo, temendo di essere lasciato solo dagli altri concessionari, e quindi di poter perdere la rete di gestori). In sostanza i gestori al momento non sono legalmente tenuti a versare la propria parte, e se lo facessero nei bilanci non potrebbero giustificare le uscite. Ma anche i concessionari hanno i propri dubbi: la soluzione più probabile, al momento, è che siano loro a anticipare i 200 milioni , per ottenere successivamente il dovuto da gestori e esercenti. Un’ipotesi che accetteranno a denti stretti, e non senza avere opportune garanzie.lp/AGIMEG