Ue. Le conclusioni della Presidenza per combattere il match fixing

Il Consiglio europeo non è riuscito ad adottare delle conclusioni che istituiscano una strategia contro la manipolazione dei risultati sportivi. Anche se 26 Stati membri hanno raggiunto un accordo sul testo, uno Stato membro non lo ha accettato. Le conclusioni sono state quindi adottate come conclusioni della Presidenza.

Negli ultimi anni, come conseguenza della rapida crescita delle scommesse on-line, lo sport in Europa è stato messo di fronte a numerosi scandali in materia di manipolazione dei risultati sportivi. Molti sport sono stati colpiti e nessuno sport è immune da questo potenziale rischio, dal momento che è possibile scommettere sul risultato di qualsiasi competizione. Questo tipo di frode in generale comporta gravi attività criminali, come ad esempio la corruzione, la frode e il riciclaggio di denaro, con gli utili che alimentano altre reti criminali.

La natura transfrontaliera delle partite truccate e del settore delle scommesse, che è strettamente collegato al problema, comporta che questo è chiaramente un settore in cui l’azione europea potrebbe apportare un reale valore aggiunto. Il piano di lavoro dell’Ue per lo sport per il periodo 2011-2014 ha già evidenziato come argomento prioritario la lotta contro le partite truccate.

 

Le conclusioni della presidenza invitano gli Stati membri a sabilire una definizione univoca e completa per match fixing a considerare l’introduzione di sanzioni civili, penali o amministrative efficaci e proporzionate per chi si macchia di questi reati, a promuovere tra le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine un’adeguata capacità operativa per contrastare questo fenomeno, a promuovere la cooperazione tra le forze di polizia e le procure, ad assicurarsi che il documento di orintamento successivo fornisca una guida per quel che concerne l’azione dell’Europo, compreso un riferimento alla lotta contro le partite truccate, a garantire che le autorità di regolamentazione di gioco nazionali dispongano del know-how necessario, ad incentivare i bookmaker a fornire informazioni sulle scommesse sospette e molto altro ancora.

Queste sono solo alcune delle conclusioni a cui è giunta ieri la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, dopo la riunione dei ministri dello sport della Ue, chiamati a elaborare una strategia per combattere il match fixing. La presidenza invita inoltre gli Stati membri a sostenere iniziative a livello nazionale, volte ad accrescere la consapevolezza e ad educare gli sportivi, così come le forze dell’ordine, le autorità di regolamentazione, gli operatori delle scommesse e il pubblico in generale circa i rischi connessi alle partite truccate. E’ inoltre raccomandata una stretta cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri, la Commissione e il mondo dello sport.

lb/AGIMEG