Torino, Nomis (consigliere), Sul gioco stiamo pensando a nuove linee di intervento”

Sono stati presentati questa mattina in Commissione Legalità e Contrasto dei fenomeni mafiosi del Comune di Torino i dati di una ricerca curata da Seldon ricerche snc sul mercato del gioco d’azzardo a Torino. A presentarla, uno dei soci fondatori dell’azienda, Davide Roccati, che ha fornito i dati riguardanti la portata economica e sociale del gioco d’azzardo nel nostro Paese. Secondo la ricerca il gioco si rilevano abitudini di gioco in tutte le fasce d’età. Solo in Piemonte nel 2011 si sono giocati 5,2 miliardi di euro, 400 i milioni stimati dalla ricerca, investiti nel gioco a Torino. Altri dati, più centrati su Torino, dicono che il 92,4% dei 1590 locali con apparecchi da intrattenimento (slot machine e video lottery terminal – VLT) si trova ad una distanza inferiore ai 500 metri rispetto ad una scuola. La maggiore diffusione di slot per abitante si ha nel territorio delle circoscrizioni 6 e 7 (con la massima concentrazione nel quartiere Aurora, mediamente il più povero della città), quelli con la minore presenza, nelle circoscrizioni 1, 2 e 8 (che hanno il reddito medioevo più elevato). Sono solo tre le aree cittadine senza locali dove giocare: le zone residenziali del centro, della Crocetta e della collina; i parchi e i cimiteri; le aree industriali e la ferrovia. “I dati forniti sono già piuttosto significativi, ma il lavoro della commissione non si ferma certo qui” ha commentato la consigliera Fosca Nomis. “Il nostro intento è quello di approfondire il tema e proporre linee d’indirizzo per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo nella nostra città”. lp/AGIMEG