Stabilità, Pucci (As.Tro-Sgi) scrive a Baretta: “Gestori a rischio. Serve riforma complessiva dei giochi pubblici”

L’emendamento del governo alla Legge di Stabilità, con l’aumento del Preu e la diminuzione del Payout, imporrà ai gestori di apparecchi da intrattenimento di “lavorare con uno spread negativo sul rapporto Preu-Payout tale (4,5 punti per 8-10 mesi) da generare il default economico” degli operatori interessati. E nell’ipotesi “remota e residuale” secondo la quale le risorse interne degli operatori siano in grado di traghettare le aziende sino all’allineamento Preu-Payout, l’ingresso delle Awp Remote finirebbe per decretare “la scomparsa del gestore a partire dal primo gennaio 2017” con conseguenze negative anzitutto dal punto di vista occupazionale. A sottolinearlo è Massimiliano Pucci – Presidente di Assotrattenimento 2007 As.Tro e Vicepresidente di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria – in una lettera inviata al Sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pier Paolo Baretta, con l’auspicio che l’intervento sul settore del gioco pubblico non sia limitato al solo aspetto fiscale ma che, come annunciato dallo stesso sottosegretario, prenda le forme di una più vasta ed esaustiva riforma di sistema. Attraverso il nuovo sistema delle Awp Remote, scrive Pucci, “si abbandona la cornice normative del regime autorizzatorio a beneficio di un diritto concessiorio coniato dal sistema Vlt”. Con la conseguenza della scomparsa “per legge” del gestore a partire dall’anno prossimo “indipendentemente dalla data effettiva in cui lo strumento attuale di lavoro sarà dismesso per essere integralmente sostituito da un congegno di proprietà esclusiva del Concessionario”.  Per quanto riguarda la tassa da 500 milioni dovuta dalla filiera sulla base della Legge di Stabilità dello scorso anno si sancisce che “alla filiera Awp sia imposta una quota dei 500 milioni pari a 435 milioni. L’equa ripartizione (70 – 30) che durante gli incontri istituzionali era stata licenziata come soluzione sostenibile per il comparto è stata – sottolinea – “fedelmente osservata da tante aziende di gestione alle quali si prospetta come premio alla propria lealtà istituzionale un decreto di cessazione di attività”. lp/AGIMEG