Legge di Stabilità, confermate le novità per i giochi nel maxiemendamento

Stangata fiscale confermata sugli operatori delle slot machine. Resta inascoltato l’allarme degli operatori del settore, che lamentavano una pressione fiscale troppo pesante rispetto ai margini attualmente assicurati dall’attività. E non solo: i concessionari non accettano di diventare esattori per conto dello Stato di somme dovute dall’intera filiera. Ma il testo definitivo della Stabilità conferma ambedue i punti. Il comma 649 del maxiemendamento depositato dal governo al Senato prevede infatti che “A fini di concorso al miglioramento degli obiettivi di finanza pubblica e in anticipazione del più organico riordino della misura degli aggi e dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera nell’ambito delle reti di raccolta del gioco per conto dello Stato, in attuazione dell’articolo 14, comma 2, lettera g), della legge 11 marzo 2014, n. 23, e` stabilita in 500 milioni di euro su base annua la riduzione, a decorrere dall’anno 2015, delle risorse statali a disposizione, a titolo di compenso, dei concessionari e dei soggetti che, secondo le rispettive competenze, operano nella gestione e raccolta del gioco praticato mediante apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773. Conseguentemente, dal 1° gennaio 2015:

a) ai concessionari e` versato dagli operatori di filiera l’intero ammontare della raccolta del gioco praticato mediante i predetti apparecchi, al netto delle vincite pagate. I concessionari comunicano all’Agenzia delle dogane e dei monopoli i nominativi degli operatori di filiera che non effettuano tale versamento, anche ai fini dell’eventuale successiva denuncia all’autorita` giudiziaria competente;

b) i concessionari, nell’esercizio delle funzioni pubbliche loro attribuite, in aggiunta a quanto versato allo Stato ordinariamente, a titolo di imposte ed altri oneri dovuti a legislazione vigente e sulla base delle convenzioni di concessione, versano altresì` annualmente la somma di 500 milioni di euro, entro i mesi di aprile e di ottobre di ogni anno, ciascuno in quota proporzionale al numero di apparecchi ad essi riferibili alla data del 31 dicembre 2014. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, adottato entro il 15 gennaio 2015, previa ricognizione, sono stabiliti il numero degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, riferibili a ciascun concessionario, nonche ´ le modalita` di effettuazione del versamento. Con analogo provvedimento si provvede, a decorrere dall’anno 2016, previa periodica ricognizione, all’eventuale modificazione del predetto numero di apparecchi;

c) i concessionari, nell’esercizio delle funzioni pubbliche loro attribuite, ripartiscono con gli altri operatori di filiera le somme residue, disponibili per aggi e compensi, rinegoziando i relativi contratti e versando gli aggi e compensi dovuti esclusivamente a fronte della sottoscrizione dei contratti rinegoziati”.

 

Giochi: Legge di Stabilità, nel maxiemendamento la gara del lotto

 

Nel testo definitivo resta la messa a gara della concessione per la gestione del gioco del Lotto, “in vista della scadenza della concessione vigente”. Il comma 653 dispone che l’Agenzia delle entrate affidi la concessione “nel rispetto delle regole europee e nazionali. La durata è fissata in nove anni non rinnovabili, mentre il criterio di scelta sarà basato sull’offerta economica più vantaggiosa. La basa d’asta è di 700 milioni. Oltre alla gara per il Lotto, si conferma anche la sanatoria per le agenzie di scommesse finora non registrate all’Agenzia delle Entrate.