Slot, Tar Lazio rinvia al Tar Bologna tre ricorsi contro l’ordinanza su fasce orarie di Ravenna

Il Tar Lazio ha dichiarato la propria incompetenza su tre ricorsi intentati contro l’ordinanza con cui il Comune di Ravenna – nel marzo 2014 – ha stabilito che le sale slot possano essere aperte solo tra le 10 e le 24, e ha indicato che la controversia debba essere devoluta al T.A.R. Emilia Romagna. Le ricorrenti avevano incardinato i ricorsi di fronte al giudice romano dal momento che l’ordinanza controversa citava tra i presupposti normativi il decreto direttoriale dell’Aams del luglio 2011, che determinava “i criteri e parametri numerico quantitativi per l’installabilità” degli apparecchi. Su quest’ultimo provvedimento la competenza la competenza sarebbe spettata al Tar Lazio. Il giudice amministrativo ha tuttavia rilevato che “laddove vengano impugnati congiuntamente un provvedimento immediatamente lesivo ed un atto normativo o generale – al fine di verificare se la competenza sull’atto normativo o generale attragga a sé quella a conoscere del provvedimento immediatamente lesivo occorre verificare la sussistenza di un effettivo rapporto di presupposizione”. Circostanza che non ricorre nei ricorsi in questione: “il pregiudizio lamentato deriva direttamente” dall’ordinanza del Comune di Ravenna, “mentre il decreto del 27 luglio 2011 è stato impugnato solo quale atto presupposto (in quanto richiamato nella motivazione della predetta ordinanza)”. Oltretutto “se si trattasse di un atto immediatamente lesivo, l’impugnazione sarebbe palesemente tardiva”. rg/AGIMEG