Slot, ricorso straordinario a Pres. Repubblica contro regolamento antislot di Pozzuoli. Aams: “Comune ha esercitato poteri dello Stato”

Il Consiglio di Stato si pronuncerà anche in sede  consultiva sul un provvedimento anti-slot adottato da un ente locale. Al centro della vicenda il regolamento adottato dal Comune di Pozzuoli nel 2012 che detta una serie di misure per contrastare la diffusione del gioco (tra cui l’adozione di distanze minime – 100 metri da qualunque abitazione, 200 da altre sale giochi, 500 da luoghi sensibili – il divieto di aprire sale nel centro storico, e il permesso di raccogliere gioco solo tra le 10 e le 22) contro cui il titolare di una sala ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il Consiglio di Stato ha sospeso l’emanazione del parere, dopo che il Ministero dell’Economia e i Monopoli di Stato hanno presentato una relazione istruttoria. Il Ministero dovrà infatti trasmettere il documento al ricorrente e al Comune di Pozzuoli, affinché questi possano presentare delle contro controdeduzioni. Il Ministero, in particolare, “dopo un’ampia e diffusa illustrazione delle fonti normative e della disciplina vigente nella materia dei giochi pubblici” spiegano i giudici di Palazzo Spada, “perviene a conclusioni tese a riaffermare il principio della riserva statale nella materia e, nel merito, condivide le censure avanzate nel gravame, rilevando, da ultimo, che il regolamento contestato, limitando in modo rilevante la diffusione del gioco lecito, ha introdotto in sostanza una regolamentazione che non rientra nella propria competenza e, pertanto, oltre ad essere emanata da un organo incompetente risulta invasiva della potestà legislativa dello Stato”. lp/AGIMEG