Slot, Curcio (Pres. Sapar) su legge Regione Lombardia: “Imprenditori del settore garantiscono legalità sul territorio, no a regolamentazione eccessiva”

Disponibilità al confronto e all’approfondimento delle tematiche riguardanti  il comparto giochi. Sono questi gli spunti emersi duranti l’incontro avvenuto tra una delegazione dell’Associazione Sapar e i rappresentanti della Regione Lombardia, in particolare dell’Assessorato al Territorio, all’Urbanistica e Difesa del Suolo. Al centro del dibattito la normativa regionale che impone in maniera sempre più stringente limitazioni agli orari di funzionamento e alle distanze consentite per l’installazione di apparecchi da gioco. All’incontro erano presenti il Presidente Nazionale di Sapar Raffaele Curcio, il Presidente della delegazione lombarda Massimo Roma, il consigliere Alberto Romano, e il segretario Nazionale Corrado Luca Bianca. Il presidente Curcio si è detto “soddisfatto dell’incontro, avvenuto in un clima cordiale. Abbiamo riscontrato la volontà da parte dei nostri interlocutori di approfondire la conoscenza del settore e della filiera. Si è discusso di molte tematiche, ma soprattutto ho voluto sottolineare ancora una volta che il nostro è un settore in cui operano degli imprenditori con una propria dignità, che garantiscono la legalità sul territorio e livelli occupazionali elevati, e continuando con regolamentazioni eccessivamente restrittive si raggiungerà solo lo scopo di far chiudere le aziende, perdendo l’efficacia sostanziale della normativa. Siamo quindi stati invitati ad inviare alla Regione una relazione con le nostre osservazioni in merito alla normativa locale al fine di instaurare un dialogo costruttivo e  proficuo per tutti”.
Il Presidente della delegazione lombarda, Massimo Roma,  sottolinea che  “abbiamo fatto notare i punti di criticità di questa legge: in particolare abbiamo posto l’attenzione sul fatto che la legge, così come scritta, colpendo solo l’offerta di gioco fatta con gli apparecchi, non risolve il problema, anzi rischia seriamente di peggiorarlo, spostando il potenziale ludopata su altre forme di gioco legali o addirittura illegali. Abbiamo anche posto in evidenza la minore aggressività dei nostri apparecchi rispetto ad altri. Sono soddisfatto poiché su moltissimi dei punti trattati c’è stata convergenza di vedute. Mi auguro che nell’immediato futuro questa convergenza di vedute possa quantomeno allevare una situazione che per i nostri associati Lombardi è diventata insostenibile”.  Alberto Romano auspica che “questo incontro sia il primo di una serie nei quali approfondire le problematiche del gioco e il ruolo dei gestori che è di tutela del territorio, del giocatore e della legalità, nonché di prevenzione delle ludopatie”. Soddisfatto del colloquio anche  Corrado Luca Bianca “poiché si sono gettate le basi per una collaborazione futura. I nostri interlocutori hanno ascoltato con interesse le nostre osservazioni  sulla normativa locale: abbiamo voluto sottolineare che questa legge non è idonea al raggiungimento dello scopo che vorrebbero ottenere, che è del tutto condivisibile, ovvero eliminare il problema della ludopatia, perché così non si fa altro che spostare il giocatore da un’offerta di gioco legale ad una illegale. Al più presto fisseremo un nuovo incontro per concertare insieme in maniera costruttiva”. lp/AGIMEG