Slot, Consiglio di Stato su interdittiva antimafia: “Interesse pubblico deve essere prevalente per scongiurare il rischio di infiltrazioni mafiose”

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha accolto il ricorso del Ministero dell’Interno  per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Lombardia concernente il divieto di prosecuzione dell’attività di gestione di apparecchi a moneta a un soggetto a seguito dell’interdittiva antimafia. Per i giudici “ritenuto che l’appello cautelare proposto dal Ministero dell’Interno è assistito dal fumus boni iuris, grave apparendo, secondo la sommaria delibazione in questa sede consentita e in base al consolidato orientamento di questo Consiglio il quadro indiziario rappresentato dall’informazione antimafia per il più che probabile collegamento di questa al clan (…) deve ritenersi prevalente l’interesse pubblico a scongiurare il rischio di infiltrazioni mafiose nell’attività di gestione, distribuzione e noleggio di giochi di intrattenimento pubblico”. lp/AGIMEG