Sforza (ad Gamenet) “La rapidità di risposta al mercato e la tutela del gestore i nostri punti di forza”

“Una straordinaria rapidità nel rispondere al mercato e la tutela del gestore”: questi in estrema sintesi i punti chiave del successo che sta avendo Gamenet secondo quanto dichiarato – in un’esclusiva intervista rilasciata ad Agimeg – dall’amministratore delegato Claudio Sforza.

d. Dalle prime stime sul margine netto dei concessionari per quanto riguarda l’anno 2013, dietro alle tre grandi sorelle (Lottomatica, Sisal e Snai) troviamo in questa particolare classifica Gamenet. E’ un dato per qualcuno sorprendente, lei come lo valuta?

 

r. “Non è un dato che ci sorprende perché conosciamo bene il grande lavoro che abbiamo fatto negli ultimi tre anni. Ed anzi, se su questa classifica interveniamo anche con il dato dell’indebitamento aziendale e considerando solo il mercato italiano, Gamenet conquista un primo posto del quale andiamo assolutamente fieri”.

d. Quali sono state le chiavi di questo successo?

r. “Uno dei nostri punti di forza è stato certamente quello della risposta rapida alle esigenze del mercato. Quello italiano è un mercato infatti in rapidissima evoluzione e che necessita di interlocutori che propongano soluzioni rapide ed efficaci. In tal senso Gamenet ha la fortuna di essere un’azienda snella, che con una squadra giovane e dinamica per un totale di meno di 200 persone riesce a dare un supporto rapido, professionale, competitivo ed a 360° a tutti i suoi interlocutori. Tra l’altro il fatto di avere un azionista di maggioranza che di fatto ha in mano il 92% effettivo dell’azienda, ci permette di avere una linea decisionale diretta e veloce che ci dà un concreto vantaggio nel rapporto con il mercato. Ed un altro vantaggio è stato quello della gestione diretta del credito che è diventata più efficace”.

d. In un mercato delle awp che sembra mettere all’angolo la figura del gestore, qual è la vostra posizione?

r. “Non condividiamo la strategia messa in campo da alcuni operatori. La figura del gestore è infatti importantissima perché permette di controllare in maniera efficace i gangli della filiera. Per questo la figura del gestore rimane per noi al centro del progetto Newslot. Con la costituzione di Gamenet Renting offriamo ai gestori una serie di servizi a sostegno della loro attività”.

d. Rispetto alla vecchia gestione cos’è cambiato con il vostro arrivo?

r. “Dal 2010 Gamenet ha vissuto un cambiamento organizzativo rispetto a quelli che erano gli obiettivi proposti nel passato, puramente commerciali, arrivando a privilegiare l’aspetto imprenditoriale. In questa trasformazione è stato naturale un avvicendamento del management, che comunque ci ha lasciato in eredità un’azienda solida. Oggi possiamo dire che la scelta di puntare su Gamenet come un’azienda con un profilo ed obiettivi da vera impresa, è risultata vincente”.

d. Che ne pensa del massacro politico che ormai da troppo tempo sta subendo il settore dell’intrattenimento?

r. “Il primo colpevole di questo accanimento è certamente il mercato. Il settore infatti soffre di una gravissima incapacità di farsi riconoscere per quello che effettivamente è, cioè un settore economico di grande importanza, in prima linea per la lotta al gioco illegale e dove il giocatore è tutelato e supportato sia sotto l’aspetto ludico sia dal punto di vista sociale. Inoltre, il settore ha la grossa pecca di essere troppo frastagliato, in balia di correnti diverse che non aiutano nel raggiungimento di obiettivi di comune interesse. Oggi, ad esempio, c’è una struttura come l’Acadi a fare da collettore ma la stessa non ha al suo interno tutte le aziende del settore (mancano Lottomatica, Bplus e la stessa Gamenet che valgono il 70% del mercato in oggetto) e quindi mancano di fatto organizzazioni che rappresentino in maniera consistente i concessionari. Ci vorrebbero organismi più rappresentativi, meno disgregazione, più collaborazione tra le aziende. Mancando tutto questo sarà sempre molto complicato risolvere i problemi soprattutto di carattere politico”.

d. Tornando ai numeri, nel 2013 Gamenet aveva circa l’11% di mercato, per quanto riguarda il fatturato, per le awp ed il 16% per le vlt. Si tratta di numeri importanti.

r. “Sono dati che ci rendono particolarmente orgogliosi del lavoro fatto. In particolare sul settore delle vlt Gamenet ha il 14% del parco macchine totale e con queste riesce a fare il 16% del fatturato nazionale di questo segmento. Questo vuol dire che i nostri apparecchi sono molto performanti ed hanno avuto un eccellente risposta da parte del mercato. Per correttezza bisogna ricordare che Bplus deve ancora installare circa 5.000 vlt e quindi le percentuali di impatto sul mercato potrebbero leggermente variare. Questo però non va ad inficiare il ruolo di primo piano che il mercato ha riconosciuto a Gamenet”. ff/AGIMEG