Senato, Lega chiede a Governo moratoria di un anno su slot e gioco on line

Numerosi senatori leghisti hanno presentato una mozione che impegna il Governo a “varare in tempi rapidi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti normativi d’urgenza, una moratoria di 12 mesi sul gioco d’azzardo on line e sui sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici e aperti al pubblico”. La mozione sottolinea che “il perdurare della crisi economica è causa di pericolosi fenomeni di carattere sociale, quali la diminuzione della propensione al risparmio e la ricerca di un facile arricchimento fondato sull’aleatorietà; secondo i dati della Consulta Nazionale Fondazioni Antiusura, il gioco d’azzardo è considerato la maggior causa di ricorso a debiti e/o usura in Italia. Secondo i dati dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS), il mercato dei giochi d’azzardo è suddiviso principalmente tra slotmachine (56,1 per cento), giochi on line (16,3 per cento) e lotterie (12,7 per cento), oltre che lotto (8,5 per cento) e giochi di abilità a distanza con vincita in denaro (cosiddetti skill games) (7,7 per cento). Sui 30 milioni di scommettitori stimati oggi in Italia, 15 milioni sono scommettitori abituali ed almeno 3 milioni di questi sono a rischio di sviluppare una patologia. Secondo alcune stime, una quota di queste persone, circa 120.000, già soffre di dipendenza comportamentale da gioco d’azzardo patologico”. I senatori leghisti evidenziano poi che, “stante il fatto che il gioco d’azzardo è vietato dal codice penale, è stato introdotto nel Paese il gioco con partecipazione a distanza, vale a dire la licenza, concessa a varie società, per la gestione di apparecchi per il gioco on line, con un considerevole aumento del fatturato per le società concessionarie. Non a caso, negli ultimi anni, l’industria del gioco d’azzardo è diventata una delle più importanti del Paese, tanto che slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di diversa natura hanno inondato il mercato a ritmi sempre più frenetici, con notevole crescita del numero dei giocatori, che coinvolge ogni gruppo sociale, compresi pensionati, casalinghe, giovani, e che fa dell’Italia il primo Paese al mondo per spesa pro capite dedicata al gioco”. rov/AGIMEG