Senato, inizia in Commissione l’esame dei ddl per vietare la pubblicità dei giochi. Sui dubbi di costituzionalità si attende il parere della I Commissione

Le Commissioni Finanze e Affari Sociali del Senato hanno iniziati ieri l’esame di tre disegni di legge per vietare la pubblicità dei giochi. I testi in questione sono quello presentato dal sen. Endrizzi (M5S); quello presentato dalla senatrice Albano (PD); e quello presentato dal sen. Crosio (LN). Illustrando i testi,  la presidente De Biasi (PD), relatrice per la 12ª Commissione, ha sottolineato che i ddl Endrizzi e Albano recano il divieto di propaganda pubblicitaria (diretta o indiretta), di comunicazioni commerciali, di sponsorizzazione o di promozioni di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro. Il divieto si applica alle reti di raccolta sia fisiche, sia on line.
Il disegno di legge n. 2047 invece modifica l’art. 36 bis del testo unico dei servizi di media audiovisivi (decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177) inserendo inserita una nuova disposizione che vieta qualsiasi comunicazione commerciale, audiovisiva o radiofonica, diretta o indiretta, che induca all’acquisto di prodotti di giochi con vincite in denaro e alla partecipazione ad attivita’ di gioco, anche on line, che implichino la vincita di somme in denaro legata al caso. I disegni di legge Endrizzi e Albano fissano, altresı’, le sanzioni per il mancato rispetto del divieto. Il testo del PD punisce la violazione del divieto con la sanzione amministrativa da 50.000 a 500.000 euro. La sanzione e’ irrogata al soggetto che ha commissionato la pubblicita’, a quello che la effettua e al proprietario del mezzo di diffusione. Quello del M5S prevede la sanzione da euro 20.000 a euro 200.000 per chiunque trasgredisca al divieto. Entrambi i disegni di legge destinano i proventi delle sanzioni ad interventi di contrasto alle patologie connesse alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Il testo Albano reca, inoltre, la clausola di invarianza finanziaria. Infine la De Biasi ha sottolineato che alla Camera sono stati presentati disegni di legge – alcuni dei quali già in corso di esame da tempo, altri invece solamente presentati – che trattano anche del divieto di propaganda pubblicitaria del gioco d’azzardo, pertanto sarà necessario addivenire alle intese di cui all’articolo 51, comma 3 del Regolamento.
Il senatore Crosio (LN-Aut) ha auspicato un intervento dei Presidenti del Senato e della Camera, che possa evitare eccessive lungaggini procedurali e assicurare un adeguato coordinamento del lavoro dei due rami.

La senatrice Fucksia (M5S) ha osserva to che i disegni di legge in esame appaiono di dubbia compatibilità con l’articolo 41 della Costituzione, che sancisce la libertà di impresa privata.

Il senatore D’Ambrosio Lettieri (CoR) ha rilevato che i problemi affrontati dai testi in esame sono complessi e meriterebbero un approccio di tipo organico. Ha quindi chiesto di informare il Presidente del Senato della concorrenza di iniziative tra i due rami, affinché possa adoperarsi per assicurare tempi d’esame ragionevoli.

Il senatore Endrizzi (M5S) ha posto in rilievo la lentezza dell’iter presso l’altro ramo del Parlamento e si unisce agli auspici per il raggiungimento di opportune intese, considerata l’urgenza rivestita dai disegni di legge in esame. Ha peraltro bollato come non fondati i dubbi di legittimita’ costituzionale avanzati dalla senatrice Fucksia.

Il senatore Vacciano (Misto) ha segnalato che diversi ulteriori aspetti della ludopatia, e piu’ in generale del gioco, sono trattati da altri disegni di legge, deferiti a Commissioni diverse dalla 6ª e 12ª riunite, e ha rilevato l’opportunita’ di non perdere di vista il quadro d’insieme della disciplina.

La presidente De Biasi (PD), quanto agli auspici concernenti il raggiungimento di intese tra i due rami, finalizzate a scongiurare sovrapposizioni e discrasie, ha osservato che proprio questa e’ la ratio dell’articolo 51, comma 3 del Regolamento, teste´ richiamato. In merito alla rilevata necessita’ di procedere in tempi rapidi, ha rimarcato la tempestivita’ con cui la Presidenza delle Commissioni riunite ha posto all’ordine del giorno i disegni di legge in esame, cui pero’ deve ora fare seguito un’attenta valutazione dei profili di coordinamento dei lavori dei due rami, come peraltro auspicato da diversi senatori intervenuti. Riguardo agli evocati profili di legittimita’ costituzionale, infine, ha affermato  che non sia questa la sede per il loro approfondimento: essi potranno essere valutati nel prosieguo, anche alla luce del parere che verra’ reso dalla 1ª Commissione.

Il presidente Mauro Maria Marino (PD) ha rilevato che l’avvio dell’esame dei disegni di legge in titolo – che rappresentava peraltro un atto dovuto, considerata la natura di essi – consente ora al Senato una interlocuzione istituzionale con la Camera, finalizzata a individuare le modalita’ piu’ idonee alla sollecita definizione delle procedure legislative. Ritiene condivisibile l’invito a mantenere una visione d’insieme dei diversi disegni di legge che vertono, in alcuni casi con carattere d’urgenza, sui vari aspetti del gioco e della ludopatia, e che per ragioni di competenza sono stati deferiti a diverse Commissioni del Senato: a tal fine sara’ opportuno un raccordo tra le varie Presidenze. rg/AGIMEG