Scommesse, Gambling Commission UK: puntate in-play non rappresentano “rischio significativo” per i giocatori

Le puntate effettuate nel corso di un evento non rappresentano “un rischio significativo” per il giocatore. La Gambling Commission britannica (UKGC) ha così delineato la propria posizione in materia di scommesse in-play, chiarendo che questa forma di gioco d’azzardo non rappresenta rischi in grado di stoppare eventuali richieste di licenze più di altre attività di scommessa. L’organismo di regolamentazione del gioco d’azzardo britannico ha riconosciuto che, come con altre forme di scommesse, l’attività in-play possono sollevare questioni che potrebbero influire su alcuni obiettivi da perseguire, vale a dire la correttezza e la trasparenza delle scommesse e l’integrità delle stesse.

La Gambling Commission ha fatto sapere che le scommesse in-play”non sembrano poter generare rischi specifici per gli obiettivi di licenza, a patto che gli scommettitori siano sufficientemente consapevoli della loro posizione. Noi non consideriamo necessario intervenire per evitare che alcuni giocatori utilizzino i vantaggi della tecnologia, come la velocità di connessione, per ottenere un vantaggio competitivo, purché sia chiaro a tutti i giocatori che questo può essere fatto”. Allo stesso tempo la Gambling Commission ha ammesso che esiste la possibilità di sfruttare la modalità di scommessa in-play “per guadagni criminali o comunque inappropriati”, alimentando in questo modo i problemi di integrità, anche se ha aggiunto che “altre forme di scommesse hanno un potenziale simile”. In relazione al rischio di danni, l’UKGC ha detto che non ritiene un individuo che scommette “automaticamente a rischio di danni da gioco d’azzardo”, ma ha aggiunto che si aspetta che i suoi licenziatari monitorino tutti gli scommettitori per far emergere eventuali criticità , come richiesto dalle condizioni di licenza e codici di comportamento. lp/AGIMEG