Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “La sentenza sul bando Monti un punto a favore della sanatoria. Ma serve un ulteriore intervento dell’ADM”

“La sentenza della Corte di Giustizia sul bando Monti riconosce che minor durata delle nuove concessioni non era discriminatoria per StanleyBet, perché il bookmaker è presente sul mercato italiano da 15 anni”. E’ quanto dice a Agimeg Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016 commentando la sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea. “In sostanza Stanely di fatto si trova nella stessa situazione di un concessionario”, il bookmaker invece aveva sostenuto di non poter beneficiare dell’avviamento commerciale, o degli investimenti già effettuati, al pari di una compagnia già in possesso di una concessione precedente. “Da ora in poi, i giudici italiani dovrebbero affermare che i Ctd non sono legittimati a operare, dal momento che non hanno partecipato all’ultima gara. A meno che, ovviamente, non aderiscano alla sanatoria prevista dalla legge di Stabilità”. Per Ughi, la sentenza “rappresenta un punto a favore della sanatoria”, ma è necessario un ulteriore intervento da parte dei Monopoli: “La sanatoria riguarda il profilo fiscale della raccolta, ma non ha rilevanza penale. Alcuni dei Ctd o dei bookmaker, dopo aver aderito al condono, potrebbero vedersi revocare la concessione in breve tempo, se in precedenza i titolari erano stati incriminati per raccolta illegale di scommesse. Aams deve dare rassicurazioni sotto questo profilo, probabilmente lo dovrà fare di intesa con il Ministero dell’Interno. E probabilmente è anche necessario accordare una proroga di un  paio di settimane. Adesso si può dipanare la matassa e non si deve perdere l’occasione”. Il rischio è che, offrendo una chance agli operatori paralleli di non aderire alla sanatoria, i Monopoli complichino la situazione degli operatori autorizzati: “La nuova gara, insieme alle norme – in particolare quelle sulle distanze dai luoghi sensibili – che conterrà la Delega Fiscale, comporteranno l’azzeramento non solo amministrativo, ma anche commerciale delle concessioni. E’ necessario che nell’anno che precede la gara, i bookmaker esteri non godano dei vantaggi che al momento hanno, di modo che alla gara del 2016 tutti i soggetti partecipino ad armi pari”. gr/AGIMEG