Scommesse, sala sequestrata a Pistoia. Col. Natale (GdF): “Indagini partite per i comportamenti anomali dei giocatori”

“Le indagini sono scattate quando abbiano notato che una cerchia di giocatori residenti a Prato, soprattutto in occasione dei Mondiali di Calcio, si spostavano a Pistoia. Non è una grande distanza, ma il fatto che si trattasse di giocatori abituati a puntare somme forti, e che si recassero tutti nella medesima agenzia ci ha fatto insospettire”. E’ quanto spiega a Agimeg il colonnello Ciro Natale, del Comando Provinciale di Pistoia della Guardia di Finanza circa il sequestro di una sala scommesse – “collegata a un concessionario di Stato, che però era all’oscuro di tutto” – effettuato questa mattina a Pistoia. “La sala era intestata a prestanomi, ma di fatto veniva gestita da due fratelli – entrambi con precedenti penali – legati a un clan campano che opera nella provincia di Prato. A determinare il sequestro è stata la falsa intestazione”. I fratelli, oltretutto, “avevano avviato delle trattative per rilevare altre sale da gioco nelle province di Lucca e Firenze”. Natale spiega ancora che  “La raccolta di gioco in sé non destava sospetti, veniva effettuata in maniera del tutto regolare. Le indagini hanno consentito tuttavia di accertare che i gestori della sala consigliavano i clienti maggiori su come spezzettare le giocate, per eludere le misure antiriciclaggio”. gr/AGIMEG