Scommesse, MotoGP: Lorenzo favorito indiscusso alla vittoria del mondiale, quota 2,50 nei BetalandShop

Un uomo chiamato Martello, e non a caso. Lorenzo sfascia tutto, ovunque vada: costante, regolare, implacabile. Nessuna pietà per gli avversari, quasi che giustificare il soprannome sia ancora più importante che confermarsi favorito indiscusso alla vittoria del mondiale (quota 2,50 nei BetalandShop). La pioggia di bollicine nella terra dello Champagne è stata tutta per lui anche se, un gradino più in basso, c’è chi il sonno ha dimostrato di saperglielo turbare davvero. Chiamatelo dejavù o chiamatela Vendetta, con la V di Valentino. Perchè, dopo l’ottima performance di LeMans, il mondiale sembra essersi ridotto anche quest’anno a una faccenda personale tra quei due. Si sarà pure “incasinato” alla partenza, il Doc, ma poi ha recuperato alla grande, regalandoci gli unici sorpassi di tutta la gara e abbassando la cresta degli spagnoli proprio come ha abbassato a 3,25 la sua quota Betaland. A farne le spese è stato soprattutto Marquez che, ridimensionato da un brutto capitombolo, rischia adesso di vedersi declassato da “Piccolo Imperatore” a “Piccolo Ragioniere”. Non che sia grave, o almeno non ancora: se i numeri per i ragionieri sono pane quotidiano, il catalano noterà che la sua antepost è ancora la stessa (2,50) del connazionale Jorge. Il prossimo GP, però, è a casa di Vale e le cose potrebbero farsi complicate. Mai complicate quanto per le Ducati, dove le tendenze suicide sono recidive. Penalizzate dalla lotta interna tra i due piloti, le rosse proprio non ce la fanno a stare in piedi; il povero Dovi, poi, non trova pace e finisce a terra anche nei rari momenti in cui nessuno (a parte Iannone) pare avercela con lui. Questione di gomme, o magari erano pronti gli arrosticini ai box, come ha suggerito qualcuno. La scuderia italiana sembra comunque un caso disperato e le uniche circostanze in cui spicca il volo sono i pronostici di Betaland, con entrambi i piloti quotati adesso a 100,00. Ma a Borgo Panigale non sono gli unici ad amare l’asfalto. Per terra, a LeMans, ci sono finiti così in tanti da ipotizzare l’istituzione della caduta sincronizzata come nuova disciplina olimpica. Ne sarebbero campioni Dovi e Marquez, scivolati in contemporanea senza nemmeno sfiorarsi: impresa i cui precedenti vanno fatti risalire al 1990, quando Mick Doohan e Frankie Chili fecero più o meno lo stesso. L’effetto domino del circuito francese non ha risparmiato neanche la Moto3, che ha visto Bulega cadere nelle qualificazioni e, nonostante tutto, guadagnarsi la quinta posizione in gara. Tutti fatti più che sufficienti a rendere esaltanti le scommesse “class no class” di Betaland, che permettono di pronosticare se un pilota finirà o meno la gara. Sono disponibili per tutte le categorie, ma a questo punto sconsigliate ai più deboli di cuore. cdn/AGIMEG