Scommesse, Moto GP: Lorenzo trionfa al Mugello, nei BetalandShop titolo a 1,45

Un Gran Premio andato in fumo. Letteralmente. Valentino aveva parlato di Mugiallo, ma davanti alle facce abbacchiate dei suoi tifosi l’unico giallo che rimane è quello sul motore delle Yamaha. E si muovessero a indagare, a Iwata, perchè se lo stesso incidente si ripete due volte nella stessa giornata vuol dire che qualcosa va rivisto, compresi il karma e le cause che possono averti fatto oggetto di voodoo. Certo, per Lorenzo è andata meglio: il k.o, per lui, si è limitato al warm up. Mica come Rossi, che forse di quella fumata avrà anche segretamente goduto, prima che gli tornasse indietro come un boomerang (si diceva, del karma?) a stroncare in piena gara tutte le sue ambizioni. Mu-gelo, allora, sulle curve tappezzate di striscioni da stadio. Ora le sue quote, nei BetalandShop, si alzano come i suoi occhi al cielo: 3,50 la vittoria in Catalunya, 5,50 al mondiale. E intanto Jorge vola, fiero di un successo che si è già affrettato a definire tra i più belli della sua carriera. C’è da credergli, vista l’onta inferta non solo a Valentino, ma anche al suo connazionale Marquez (quota: 3,00), a cui ha sottratto il primo posto al fotofinish. Alla fine i bodyguard gli sono serviti a proteggere il suo ruolo di favorito nei pronostici di Betaland, con la conquista del titolo che vale adesso 1,45. Ma se tra Rossi e Giallo salta fuori la bandiera della Spagna, a tenere alto l’onore patrio ci pensa, per fortuna, Iannone. Non che sia contento del suo terzo posto: “sono arrabbiato – ha detto – potevo fare di più”, ma forse sarà felice di sapere che la sua quota scende a 25,00 in vista della prossima gara. La Storia più bella del weekend, però, ce l’ha regalata la Moto3. Ne è protagonista Fabio Di Giannantonio, non ancora diciottenne, che prima di Domenica non era riuscito a conquistare un solo punto al Mondiale. Ha dovuto abbandonare il Liceo Scientifico, pur di inseguire il suo sogno. Troppe assenze sul registro, dicevano i prof. Forse, però, la matematica si impara anche così, sul secondo gradino del podio mentre conti decimi, minuti e record infranti. Davanti a lui il solito Binder. Peccato: avrebbe potuto esserci un altro italiano, Fenati, se non fosse stato fermato da un problema alla catena. Un altro episodio per le statistiche di chi sceglie le scommesse class-no-class di Betaland. lp/AGIMEG