Scommesse, mercato globale genera profitti per 16 mld l’anno, circa due terzi sono legali

Il mercato mondiale delle scommesse sportive – legali e illegali – assicura profitti lordi per circa 16 miliardi di euro l’anno a fronte di una raccolta tra i 200 e i 500 miliardi. Nonostante l’80’% delle giocate vengano piazzate su circuiti illegali, il mercato autorizzato garantisce quasi due terzi dei profitti (10,5 miliardi), mentre quello illegale si attesta a 5,5 miliardi. Un dato dovuto sostanzialmente ai diversi livelli di payout, alcuni mercati illegali restituiscono come vincite fino al 99 delle giocate. Anche per questo, le scommesse a terra – legali e non – garantiscono il 70% di profitti mondiali, mentre l’online si attesta  al 30%. Sono alcuni dei dati che emergono dallo studio Protecting the Integrity of Sport Competition pubblicato ieri dall’International Centre for Sports Security (ICSS) e dall’Università della Sorbonne. In termini di GGR – il dato fa riferimento al 2011 – l’Asia controlla il 44% del mercato (legale e illegale), l’Europea il 41%, le Americhe il 12%, l’Oceania il 2% e l’Africa l’1%. Considerando solo le scommesse legali, l’Europa passa in testa con il 49%, l’Asia scende al 39%, le Americhe all’8%, l’Oceania sale al 3% e l’Africa si attesta all’1%. Considerando il solo mercato illegale, invece, l’Asia si attesta al 53%, l’Europa al 25%, le Americhe al 21%, l’Oceania all’1%, l’Africa allo 0%. Per quanto rigaurda i singoli paesi, la Cina è il maggiore mercato mondiale con profitti lordi per 2,15 miliardi (di cui però solo 1,25 miliardi grfazie ai circuiti legali), segue la Corea del Sud (1,4 miliardi, di cui 875 milioni legali), terza l’Italia (1,26 mld, di cui 910 milioni legali). La Gran Bretagna è quarta (1,175 miliardi quasi tutti legali), gli Stati Uniti sesti (850 milioni, ma non è stata pubblicata la quota del mercato legale). lp/AGIMEG