Scommesse, Elezioni Usa: ecco come sono cambiate le quote dei bookmaker negli ultimi mesi

Ore decisive per gli Stati Uniti. Hillary Clinton e Donald Trump si sfidano per la Casa Bianca e oltre all’impatto politico del verdetto, anche il mondo del betting sta vivendo con particolare pathos quello che accade oltreoceano. La corsa alla Casa Bianca è stata infatti un evento che ha raccolto centinaia di milioni di euro in puntate da tutto il mondo. Finora puntare sul favorito è stata la mossa giusta, visto che già nelle primarie i due attuali candidati avevano il favore del pronostico. L’attuale situazione vede la Clinton sempre più favorita per il successo e la sua quota da presidente è scesa anche a 1,20 nelle ultime ore. Percorso inverso per il suo rivale, sceso prima fino a 3,00 nelle scommesse, ma ora in netto rialzo: il trionfo di Trump è dato a 4,50. La candidata democratica ha tuttavia dominato la scena a lungo, se si pensa che ad inizio giugno si giocava a quota 1,40, con Donald Trump a 3,00. A inizio luglio la bilancia del pronostico è stata sbilanciata ancora di più a favore della Clinton (1,20, contro 3,50) e la danza delle quote è proseguito con qualche piccolo aggiornamento durante la campagna. Poco influenti – ricorda Agimeg – i vari scandali che hanno catturato l’attenzione dei giornali e, anzi, a partire dal 20 ottobre alcuni bookmaker hanno cominciato a pagare le scommesse potenzialmente vincenti sul successo del candidato democratico alla Casa Bianca Hillary Clinton. Di fatto le quote sulla vittoria di Donald Trump erano cresciute così tanto da essere arrivate al valore di 5,50 (circa il 18,2% di possibilità di vittoria). Un anticipo di parecchi milioni di euro, che forse vale molto di più di molti sondaggi. lp/AGIMEG