Scommesse, Commissione Tributaria Palermo condanna Ced a versare prelievo, ma dimezza l’importo

La Commissione Tributaria Provinciale di Palermo ha condannato un Ced Goldbet a versare l’imposta unica sulle scommesse, seguendo l’orientamento già espresso da altri giudici tributari come quelli di Como, Bergamo, Brescia, Cagliari e Latina. Nel caso di Palermo l’importo del prelievo è tuttavia stato dimezzato in considerazione del fatto che il centro fosse stato aperto da poco e delle dimensioni contenute del locale. “La formazione della scommessa tramite agenzia estera porta a stabilire in Italia il luogo di conclusione del contratto” ha osservato il giudice tributario. L’assoggettamento a prelievo fiscale è necessario anche per eliminare una “disparità di trattamento tra chi opera nella legalità e chi agisce in totale esenzione d’imposta”. L’applicazione del prelievo infine “non contrasta con il divieto Ue di introduzione di imposte sulla cifra di affari, la cui ratio è quella di evitare distorsioni nel meccanismo di contribuzione nazionale alle necessità di finanziamento della Comunità europea”. La Commissione Tributaria ha determinato la base imponibile partendo dalla media della raccolta effettuata nella provincia di Palermo (544mila euro) come prevede la Legge di Stabilità del 2011. Il giudice ha tuttavia sottolineato che il Ced avesse iniziato la propria attività nel gennaio 2011 – lo stesso anno per cui si chiede il pagamento dell’imposta – e che pertanto non avesse un avviamento paragonabile a quello delle altre agenzie presenti sul territorio. Inoltre, il Ced era stato allestito all’interno di un negozio che vendeva materiale audio-video. La Commissione Tributaria ha quindi ritenuto di dimezzare l’ammontare dell’imposta dovuta da 27mila a 13.500 euro. lp/AGIMEG