Scommesse, ancora un rinvio alla Corte di Giustizia sul bando Monti

La Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sulle questioni pregiudiziali sollevate dal Tribunale di Bari sul bando Monti, la causa, relativa al bookmaker Bet1128, infatti è stata iscritta a ruolo. I tre quesiti sollevati dal giudice italiano riguardano la durata delle concessioni e l’obbligo di conferire a titolo gratuito ai Monopoli i beni che costituiscono la rete di raccolta. Nell’ordinanza di rimessione si chiede infatti:

Se gli articoli 49 e ss. e 56 e ss. del T.F.U.E., come anche letti dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 16/02/2012 n. 72 [nelle cause riunite C-72/10 e C-77/10], vadano interpretati nel senso che essi ostano a che venga bandita gara riguardante concessioni di durata inferiore a quelle in passato rilasciate, laddove detta gara sia stata indetta all’affermato fine di rimediare alle conseguenze derivanti dall’illegittimità dell’esclusione di un certo numero di operatori dalle gare precedenti;
Se gli articoli 49 e ss. e 56 e ss. del T.F.U.E., come anche letti dalla suddetta sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, vadano interpretati nel senso che essi ostano a che l’esigenza di allineamento temporale delle scadenze delle concessioni costituisca giustificazione adeguata di una durata delle concessioni poste in gara ridotta rispetto a quella dei rapporti concessori in passato attribuiti;
Se gli articoli 49 e ss. e 56 e ss. del T.F.U.E., come anche letti dalla suddetta sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, vadano interpretati nel senso che essi ostano ad una previsione di obbligo di cessione a titolo non oneroso dell’uso dei beni materiali ed immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco in caso di cessazione dell’attività per scadenza del termine finale della concessione o per effetto di provvedimenti di decadenza o revoca. lp/AGIMEG