Sanatoria slot: Giorgetti, “valutare se applicare clausola di salvaguardia in caso di entrate inferiori al previsto”

“A questo punto, essendo ormai scaduto il termine di presentazione delle richieste di definizione, occorre valutare se sia necessario applicare la clausola di salvaguardia, prevista dall’articolo 15, comma 4, del decreto-legge n. 102 del 2013, nel caso in cui le norme in materia di definizione non raggiungano gli obiettivi di maggior gettito previsti, ovvero se si ritenga preferibile intervenire con altri strumenti per reperire tale maggior gettito, evitando gli incrementi di accisa contemplati dalla medesima clausola di salvaguardia”. Lo ha detto, intervenendo in Commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti, riferendosi alla sanatoria per le penali slot, a cui hanno aderito “6 concessionari del settore delle slot machine, sul totale di 10 coinvolti nei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile dinanzi alla Corte dei conti”. Giorgetti ha inoltre sottolineato che le norme in questione “non costituiscano in alcun modo né un condono né una forma di sanatoria, trattandosi invece di una procedura che prevede il coinvolgimento e la valutazione da parte della Corte dei Conti, la quale ha la facoltà di determinare la somma dovuta ai fini della definizione. La norma ha dunque l’obiettivo di assicurare l’effettivo incasso, da parte dello Stato, di somme sulle quali è aperto da lungo tempo un contenzioso, in una misura che è stata considerata congrua da parte della medesima Corte dei Conti”. Infine il sottosgretario ha ribadito che “è necessario affrontare, a partire dalle prossime ore, il problema dell’eventuale applicazione della clausola di salvaguardia contemplata dall’articolo 15, comma 4 del decreto-legge n. 102, rilevando peraltro, a questo proposito, come non possa essere esclusa la possibilità che il maggior gettito derivante dal predetto meccanismo di definizione superi l’ammontare indicato nel corso del dibattito”. rov/AGIMEG