Sanatoria, Gentile (Sks365) “La Sanatoria un passo fondamentale per il riconoscimento del ruolo dei ctd”

“Molti centri hanno seguito la nuova strategia di Planetwin365, altri non hanno aderito e c’è addirittura chi ha preferito chiudere. Tutti erano liberi di fare la propria scelta e non tutti hanno capito l’importanza di questo passo. Noi siamo comunque contenti anche di aver fatto i dovuti controlli per capire chi aveva le carte in regola per aderire alla sanatoria e il riconoscimento del Tulps e devo dire che non è stato facile considerando la tempistica breve. Sono state fatte considerazioni particolari per quei centri gestiti da chi aveva problemi penali ben più importanti dell’88 Tulps”. E’ quanto dichiarato ad Agimeg dal Legal communication manager di Sks365 Giovanni Gentile, che ha commentato l’adesione di mille punti alla Sanatoria prevista dalla Legge di Stabilità da parte del bookmaker. “Accettiamo la scelta dei liberi imprenditori che non hanno voluto più operare con noi – ha detto – ma allo stesso tempo abbiamo denunciato i commerciali di altri operatori che hanno contattato i nostri vecchi punti. Sks dalla sua ha fatto un investimento corposo e ci aspettiamo di essere tutelati dall’amministrazione. Puntiamo ora sul prodotto Planet che è ottimo, per quote e palinsesto, ora dobbiamo tradurre tutto questo sul .it, puntando anche sulla tassazione sull’utile e non più sulla raccolta che sarebbe fondamentale. Non abbiamo paura della concorrenza del .com perché conosciamo la nostra forza, ma abbiamo paura di chi sono. Ce ne sono alcuni storici, altri che andrebbero monitorati, perché non ne sappiamo nulla. Chi sono? Che licenze hanno? Sono operatori senza una storia e che forse non garantiscono tutela”. La scelta di accettare la Sanatoria è arrivato dopo la sentenza della Cge che ha legittimato il sistema italiano? “Avevamo scelto prima della sentenza della corte – ha concluso Gentile – e come bookmaker non siamo stati influenzati dagli accertamenti. Per quanto riguarda gli strumenti dei Monopoli posso dire che tutti i bookmaker si sentono più tranquilli se vengono tutelati gli investimenti degli operatori. Noi non abbiamo compiti di polizia. Serve però una regolamentazione chiara e maggiori informazioni alle questure. I controlli che oggi stanno ricevendo i nostri centri non sono il modo migliore per cominciare. Ancora oggi i nostri centri sono messi a soqquadro”. La sfida tra .com e .it resta aperta. “Chi non ha aderito alla sanatoria si è posto in una situazione di illegalità. L’unico strumento serio per contrastare il fenomeno è fare controlli, cercare di capire perché si opera fuori dalle regole e considerando tutti gli sviluppi normativi chiudere i punti di raccolta del gioco che non rispettano le regole. La tassazione sull’utile è però il vero strumento per creare concorrenza. Sarà questa a mettere alla pari il mercato .com ed il .it. gr/AGIMEG