Poker, WPT National Sanremo: per Joeri Zandvliet trionfo da 102.000 euro

“Un torneo perfetto fino all’heads up quando non me ne è andata bene una e ho dovuto lasciare la vittoria al mio avversario”. A parlare è Mirco Prandini, macellaio modenese che gioca “quando riesco ad andare in ferie e questo torneo era ideale visto che oggi, lunedì 25 aprile, era festivo”. Ma a vincere il Wpt National Sanremo dei record con 616 entries da 990 euro per la bellezza di 537mila euro e una prima moneta da 102mila euro. Soldi che sono andati a Joeri Koen Zandvliet, ragazzo olandese di Utrecht festeggiato dagli amici che erano con lui in una poker-vacanza: “Se lavoro col poker? No, sono ‘pensionato’ dal gioco e ogni tanto mi diverto. Ero qui in vacanza in pratica con gli amici. Ormai gioco al massimo 3-4 volte all’anno visto che lavoro, sempre in Utrecht, come consulente immobiliare e non ho molto tempo per giocare. Anche online gioco davvero poco rispetto a prima”. Poker e divertimento e se questi sono i risultati la formula per Joeri è assolutamente da mantenere. Ma non è proprio un novellino, anzi: ha vinto con questo successo la bellezza di 450mila dollari dal vivo: “L’ultimo piazzamento di rilievo è un 16esimo posto all’Ukipt di Nottingham a maggio 2014 per 16.252 dollari e a febbraio dello stesso anno a Dublino, un sesto posto da 24.300 dollari. Nel settembre 2011 ho vinto l’Ukipt di Dublino da 560 euro per 83.000 euro di prima moneta e poi a Manchester nel 2010 a febbraio per quasi 100mila dollari”. Era la prima volta che veniva in Italia per il poker, la quarta per turismo. Come detto, comunque, torneo perfetto per Mirco Prandini che “all’heads up, poi, non ne ho imbroccata una”. Torneo complesso ed emozionante per il macellaio modenese: “Ero rimasto con 4 blinds per poi centrare un poker di 2 e ho avuto due colpi davvero importanti a favore. Due cooler AA contro KK e poi sono riuscito a piazzare una serie di colpi importanti e sono risalito fino a diventare protagonista nel finale”. Effettivamente in late stage ha aggredito eliminando praticamente tutti gli avversari spianando la strada a Zandvliet che ha conquistato il trofeo e i 102mila euro. E ora programmi con questi 72.000 euro? “Prima viene il lavoro poi il poker e quando riesco ad abbinare le ferie con la mia attività giocherò, vediamo”.

L’HEADS UP – Dura pochissimo l’heads up tra Joeri Koen Zanvliet e Mirco Prandini che partivano quasi pari stack, 10 milioni ad 8 più o meno. La mano decisiva è l’all in da bottone per 7.825.000 di chips con coppia di 10 di Zandvliet contro KQ di Prandini. Board: 2 picche J picche 7 cuori 7 quadri 7 picche Si azzoppa quasi irrimediabilmente Prandini che dopo qualche mano richiama i resti sempre di Zvandliet con K9 di fiori. Coppia di 2 per Mirco che spera in un raddoppio. Ma guardate il board: K-K-J-Q-7 e il titolo e i 102.000 euro vanno all’olandese di Utrecht, Joeri Koen Zandvliet. Runner up il nostro Prandini! A breve col report completo.

Main Event FInal Table

ALTRI ITM IMPORTANTI? – Quarta piazza per Nicolaj D’Antoni, short ad inizio final day per poi trovare una serie di double up che lo hanno portato fino ad una posizione da 33.500 euro. Sesto Paolo Bonfanti che aveva già centrato un final table a Sanremo nella Tilt Poker Cup, così come Anthony Matray uscito per primo al final table in ottava posizione. Peccato poi per tanti nomi usciti al final day come Francesco Delfoco 6.100€, Salvatore Marletta 5.220€, Salvatore Marletta 5.220€ ,Alessio Di Cesare 5.220€, Stefano Mura 4.050€, Sandro Morini 4.050€, Federico Piroddi 4.050€ e Muhamet Perati 3.600 euro. Ma basta scorrere il payout per vedere il field splendido degli itm. Ovviamente in tanti non hanno trovato soddisfazione come Sergio Castelluccio o i big stranieri Samuel Chartier, amico di Jason Mercier e vincitore di oltre 4 milioni di dollari in carriera, o Pieter De Korver che deve a queste zone, a Monte Carlo, la sua vittoria più importante in carriera nella Grand Final Ept. Menzione importante per Antonio Rutigliano, runner up del primo Wpt National a Sanremo vinto lo scorso anno da Dennis Karakashi. lp/AGIMEG