Poker, il giocatore Minieri chiude la sua battaglia con il fisco: assoluzione per le vincite estere

Il noto giocatore di poker Dario Minieri ha vinto in appello contro le richieste del Fisco, che rivendicava oltre un milione di euro per le vincite non dichiarate nei passi Ue ed extra Ue.
Già lo scorso marzo, con la sentenza n. 6064/16/15 del 17.03.2015, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto i ricorsi proposti da Dario Minieri annullando integralmente gli avvisi di accertamento emessi nei suoi confronti, con il quali il Fisco pretendeva il pagamento dell’inverosimile somma di circa 1,4 milioni di euro.
I fatti traggono origine da quattro avvisi di accertamento, per le annualità d’imposta dal 2006 al 2009, emessi dall’Agenzia delle Entrate di Roma verso la fine del 2012, con i quali si contestava l’omessa dichiarazione di diverse vincite conseguite dal sig. Minieri presso Case da Gioco estere, sia europee che extraeuropee, nonché di somme conseguite dalla partecipazione a giochi on line, e ancora di altri importi movimentati dal ricorrente sui propri rapporti bancari e asseritamente non giustificati.
In questi giorni il player romano ha ottenuto la conferma della sentenza di assoluzione in appello, dinanzi alla Commissione Regionale del Lazio, con la condanna alle spese per il giudizio di secondo grado nei confronti dell’Agenzia fiscale italiana.
Nelle scorse settimane intanto la Camera ha approvato la legge europea 2015 recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Nel testo del provvedimento, all’articolo 6 si parifica la tassazione delle vincite nei casinò oltre frontiera, mettendo così l’Italia a riparo da una procedura d’infrazione Ue. La legge europea prevede infatti che “le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate in Italia o negli altri Stati membri dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta. La norma provvede inoltre alla relativa copertura finanziaria derivante dalla nuova esenzione prevista per le vincite realizzate negli Stati europei. Viene così adeguata all’ordinamento dell’Unione europea, in attuazione di una sentenza della Corte di giustizia del 22 ottobre 2014, la disciplina italiana sulla tassazione delle vincite corrisposte da case da gioco”. lp/AGIMEG