Poker, Fabretti rilancia: “Di nuovo protagonista in Italia e in Europa”

Piazzare qualche bel colpo nei circuiti Ipt ed Ept e la seconda avventura nella “Casa degli Assi”. Già due obiettivi nel 2015 per Pier Paolo Fabretti, campione romano del team Pokerstars.

“Il 2014 per me è stato un anno molto soddisfacente per i tornei vinti online e i due piazzamenti in the money all’Italian Poker Tour. Ho giocato meno rispetto al passato ma nel 2015 sono sicuro che sarà diverso. Spero di arrivare al grande risultato che non ho ottenuto negli ultimi mesi”.

L’Italian Poker Tour ha chiuso con un bottino di oltre 3,6 milioni di premi, nella prossima stagione cosa ti aspetti?

“La sesta stagione ha garantito numeri di tutto rispetto, ma nel 2015 il movimento crescerà. Una volta chiusa la questione della doppia tassazione (l’Europa ha bacchettato l’Italia sul prelievo relativo alle vincite estere, ndr) cambiano le prospettive soprattutto per le tappe di Malta e Nova Gorica. Si tratta di due trasferte che una volta erano penalizzate e i giocatori, potendo scegliere, le evitavano. A marzo invece mi aspetto un grande evento a Malta”.

A marzo ci sarà anche il ritorno del reality show la “Casa degli assi”…

“E’ stata un’ottima iniziativa e rispetto al primo anno avrà una visibilità maggiore. Molte persone non conoscono il poker e questo canale servirà ad avvicinare al gioco chi non lo ha mai praticato. Tante le conferme: con Luca Pagano direttore e oltre un migliaio di candidature a poco più di una settimana dall’ufficializzazione della seconda edizione, ma non mancheranno le novità, coma la nuova sede, che sarà Malta”.

Tra i concorrenti della passata edizione chi è diventato un buon giocatore?

“Daniele Palini mi lasciò un’ottima impressione già durante i provini, poi è stato bravo a migliorare le proprie skills, a vincere e devo dire che anche ai tavoli ha mostrato di essere un vero giocatore. L’ho sfidato durante una tappa dell’Italian Poker Tour, ci siamo ritrovati allo stesso tavolo per qualche ora e Daniele mi ha confermato quelle qualità che avevo intuito. Posso dire altrettanto di Jackelin Amado. L’ho vista in azione durante il Mini Ipt, dove ha dimostrato di aver imparato molto”.

Intanto PokerStars riparte da Marco Trucco…

“Lo conosco da anni e credo che per quanto riguarda il ruolo di country manager sia stata la scelta migliore. Ha grande esperienza e ha già lavorato in diversi settori del gaming,  ha qualità che potranno permetterci di far conoscere il poker a un nuovo target. In tal senso anche gli Spin&Go sono un’ottima iniziativa. E’ una modalità di gioco che con il giusto mindset e con la giusta gestione del bankroll può portare profitto sul lungo periodo anche se la fortuna è più decisiva. Gli Spin&Go danno la possibilità di modulare l’offerta con  giochi più veloci e meno complessi ma, superata una fase intermedia, i nuovi player si avvicineranno ai tavoli da poker”.

Parlando di nuove tipologie di giocatori, oggi chi è un buono sponsor per una room?

“Il poker cambia e con esso anche le strategie di marketing. Non basta essere vincenti e non ha senso mostrare il frutto dei propri successi con uno stile di vita sopra le righe. Si punta più su personaggi eclettici, in grado di comunicare non solo al mondo del poker. Una strategia marketing autoreferenziale, non spendibile anche all’esterno di questo mondo, è di corto respiro”. cz/AGIMEG