Pierluigi Pardo (giornalista Mediaset) “le scommesse sono un fenomeno assolutamente positivo, basta non abusarne.”

“Non è il gioco ad essere pericoloso, ma il suo abuso” – questo in sintesi il pensiero di Pierluigi Pardo, uno dei giornalisti sportivi di punta delle reti Mediaset, raccontato ad Agimeg a margine della presentazione del nuovo canale tv “Sisal Live Channel” – “le scommesse sono un passatempo piacevole. Io in generale scommetto poco ma più per una forma di scaramanzia. Spesso infatti indovino come finirà una partita, ma se la gioco puntualmente la sbaglio. Insomma una sorta di conferma della legge di Murphy. Comunque sui pronostici “lunghi”, tipo chi vincerà il campionato o coppe varie, me la cavo niente male”. Ma calcio e scommesse potranno mai andare d’accordo? ”Le scommesse, come detto, sono in generale una cosa positiva ed in altri paesi sono culturalmente più accettate che in Italia. Le scommesse possono anche essere molto d’aiuto agli sport che hanno bisogno di visibilità. Insomma il problema della relazione tra sport e scommesse non sta in quest’ultime ma piuttosto in chi ne fa un uso scorretto. Personalmente sarei però per un contenimento di quelle tipologie di scommesse basate esclusivamente sulla fortuna piuttosto che sull’aspetto tecnico. So, ad esempio, che in Inghilterra vanno forte le scommesse sui calci d’angolo o su chi prenderà il primo cartellino giallo o rosso, ma preferisco puntare su scommesse frutto di analisi tecniche, più sportive nel vero senso della parola. La scommessa ha una componente di preparazione, di cultura sportiva e per questo secondo me è meglio puntare su eventi meno in balia della sorte. In tal senso agenzie come la vostra od iniziative come quella di Sisal, permettono di ampliare l’offerta di contribuito tecnico ai giocatori e quindi sviluppare in maniera positiva una cultura delle scommesse”. E come giudica l’attacco mediatico a cui è sottoposto il mercato dei giochi in generale e dell’approccio che c’è in Italia verso questo settore? “Il problema non sta nel gioco ma nel suo abuso – sottolinea Pardo – Non consiglieri a mio figlio di fare 50 scommesse al giorno, ma come non gli consiglierei di passare 12 ore davanti alla Playstation o farsi 30 boccali di birra. Se una persona fa una scommessa, beve un bicchiere di birra o passa un po’ di tempo a giocare alla Playstation cosa c’è di male? In tal senso va applaudita l’iniziativa di “Sisal Live Channel” perché l’agenzia di scommesse può diventare un luogo sano di aggregazione, piacevole, divertente e nel quale godersi in piena tranquillità ed in compagnia la propria passione sportiva”. lp/AGIMEG