Online, in Pennsylvania la legalizzazione può portare nelle casse dello stato 110 milioni l’anno

La legalizzazione del gioco online in Pennsylvania porterebbe nelle casse dello stato 68 milioni di dollari il primo anno, e 110 nei successivi. E’ quanto emerge da uno studio commissionato dalla Legislative Budget and Finance Committee della Pennsylvania, secondo cui gli introiti del gioco online sono proporzionali al Pil dello Stato. Lo studio stima quindi gli introiti del mercato in 184 milioni il primo anno, e  307 i successivi (178 milioni dai giochi dai casinò e 129 dal poker). La ricerca esclude inoltre che vi siano bassi rischi di cannibalizzazione con il gioco a terra, dal momento che i giocatori online e landbased presentano profili differenti. L’online inoltre non potrebbe replicare gli aspetti sociali del gioco fisico; inoltre gli utenti accedono alle poker room e ai casinò online di pomeriggio e di sera, considerano quindi il gioco come un’alternativa a altre forme di intrattenimento domestico. Il report suggerisce inoltre di fissare un’aliquota fiscale più elevata di quella prevista per il gioco a terra, in considerazione del fatto che l’online sopporta minori costi operativi. Il prelievo, comunque, nelle fasi iniziali dovrebbe essere contenuto, per poter contrastare l’offerta illegale. Lo studio si sofferma quindi sul calo di introiti sofferto dai casinò fisici, e addossato alla concorrenza esercitata dalle case da gioco degli stati confinanti e alle limitazioni su alcolici e sigarette. Per quanto riguarda il calo del gettito sui giochi sofferto nel 2013 (le entrate si sono attestate a 1,38 miliardi di dollari, il 4% in meno), la responsabilità è principalmente della riduzione dell’aliquota dal 14 al 12%. lp/AGIMEG