Nuova Zelanda: modifiche alla legge sul gioco per ampliare l’offerta legale e limitare siti offshore

La Nuova Zelanda punta a limitare l’impatto dell’offerta dei bookmaker esteri e propone radicali modifiche al Racing Act, in modo da ampliare il portafoglio di eventi su cui scommettere e mirando a inserire una tassa di consumo per i siti offshore che raccolgono gioco nel Paese. Il Ministro Nathan Guy, per rendere più appetibile la scommessa offerta attraverso i canali tradizionali, intende rimuovere il divieto di puntare su un evento in modalità live e aprire alle scommesse anche gli sport non inclusi nelle National Sporting Organisations. “In questo modo riusciremo a generare maggiori entrate per il supporto degli sport locali e le attività che rendono possibile le scommesse in questo paese – ha detto – in modo da permettere puntate  in una cornice regolamentata con meno rischi per i giocatori”. Numeri alla mano, ad oggi sono circa 40 mila i neozelandesi che puntano oltre mezzo miliardo di dollari su siti offshore, che potrebbero generare entrate supplementari per le casse erariali per ulteriori 45 milioni di dollari. lp/AGIMEG