Newslot, nel decreto sul riordino della Pubblica Amministrazione una “soluzione” per i concessionari

Un decreto, ora in Parlamento, introduce strumenti per la gestione di una società aggiudicataria di un appalto pubblico che si trovi in “situazioni anomale” e comunque “sintomatiche di condotte illecite o eventi criminali”. Potrebbe essere una soluzione per il destino di Bplus, società controllata da Francesco Corallo e ora gestita da un blind trust inglese, insediato dopo un’informativa antimafia interdittiva emanata nel settembre 2012 dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro e attualmente sospesa fino al 31 dicembre 2014. La norma è inserita al comma 10 dell’articolo 32 del decreto legge n. 90/2014 di riordino della P.A. Lo stesso Prefetto di Roma, secondo quanto previsto nel decreto e riportato da ItaliaOggi, nel caso in cui l’impresa non provveda alla sostituzione degli organi sociali, potrebbe nominare uno o fino ad un massimo di 3 amministratori. Le misure cesseranno i propri effetti “in caso di annullamento dell’informativa, di accoglimento di istanze cautelaci o di aggiornamento dell’informazione”. La norma garantirebbe l’esecuzione del contratto, la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’integrità dei bilanci pubblici. lp/AGIMEG