Newslot, Co.Na.Mi: “La legge di stabilità rischia di aprire la strada all’illegalità. Lavoreremo per proteggere e riorganizzare il settore”

Il CO.NA.M.I. (Consorzio Nazionale Macchine Intrattenimento) è un Consorzio che rappresenta attualmente oltre 100 operatori soci con un parco di circa 40.000 macchine da intrattenimento installate (AWP), che potrebbero salire a 60.000 al termine del processo di accettazione e inserimento di ulteriori soggetti nuovi entranti. “Tutti gli aderenti al CO.NA.M.I. sono interessati a cooperare congiuntamente per consolidare le proprie peculiarità imprenditoriali e professionali, in un settore dove sembra giunto il momento di mettere in chiaro i ruoli di ogni componente della filiera. Sia i Gestori di macchine automatiche che gli esercenti sono la vera anima imprenditoriale della filiera delle Gaming Machines, e fanno parte delle vitali piccole medie imprese che hanno finora valorizzato l’Italia. Esse rappresentano parte integrante, sostanziale ed attiva del modello di Gioco legale adottato dallo Stato italiano – riporta una nota del Consorzio –  La nuova legge di stabilità rischia seriamente di produrre effetti perversi sul sistema, aprendo al strada alla rinascita dell’illegalità, pronta tempestivamente a insediarsi quando misure restrittive e tassazione del gioco legale indeboliscono alla base il sistema stesso. La relazione tecnica di supporto alla legge ha addirittura relegato questa parte essenziale della filiera a componente marginale (quasi parassitaria Sic!), compiendo un grave errore di valutazione dei fatti, non perdonabile a un Governo che mira a risollevare le sorti dell’Italia dalla crisi in cui è sprofondata. Il CO.NA.M.I. si propone pertanto di rappresentare i Consorziati in tutte le sedi ove si trattino i temi di loro interesse con l’intento di far emergere la reale consistenza dei vari ruoli imprenditoriali della filiera per addivenire ad una seria riorganizzazione del settore. Nell’attuale emergenza il CO.NA.M.I. suggerirà ai propri associati la migliore linea da seguire per limitare i danni dall’applicazione della legge, mettendo a disposizione le proprie strutture professionali”. lp/AGIMEG