‘Ndrangheta, blitz del Ros: “Sequestri in Calabria, Latina, Velletri e provincia di Roma di 100 slot gestite dalla cosca Molè”. Ecco come venivano manomesse le slot

Sono in corso anche a Latina e provincia i sequestri di slot machine disposti dal Tribunale di Reggio Calabria che questa mattina ha ordinato 54 arresti. L’operazione è eseguita dai Carabinieri del Ros e dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria e Roma ed il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha eseguito provvedimenti cautelari nei confronti di 54 soggetti ritenuti affiliati alla cosca Molè di Gioia Tauro. Le attività hanno documentato anche consistenti interessi del sodalizio in ramificate iniziative imprenditoriali e commerciali in Calabria, Lazio e Umbria, nonché la gestione di ampi settori della distribuzione delle slot machine sul territorio nazionale. “In queste ore sono in corso sequestri in Calabria e nel Lazio, tra Latina, Velletri e in provincia di Roma, di circa 100 macchinette distribuite da società gestite dall’organizzazione”, ha spiegato il colonnello del Ros. rg/AGIMEG

 

‘Ndrangheta, blitz Ros: slot manomesse attraverso azzeramento telematico dei bonus e installazione di schede illegali

Azzeramento telematico dei bonus delle slot o installazione di schede illegali e scollegate dalla rete. E’ così che la cosca Molè controllava un vasto giro di slot nelle sale giochi di Roma e litorale, secondo quanto emerso nel corso delle indagini del Ros. In tale quadro, l’attività ha consentito di approfondire tutti gli aspetti legati alle dinamiche organizzative e gestionali del settore. Gli introiti delle slot, attraverso una prassi ormai consolidata, continuavano ad affluire nella cassa comune del sodalizio. rg/AGIMEG

 

Operazione “Mediterraneo”: Carabinieri scoprono joint venture tra più imprese che gestivano decine di slot tra la Calabria ed il Lazio

L’operazione del Ros e del Comando Provincia di Reggio Calabria che ha portato all’arresto, questa mattina, di 54 persone indagate, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi, intestazione fittizia di beni ed altri reati, ha portato alla luce anche le complessive attività di reinvestimento della cosca Molè, tanto nella gestione di diversi esercizi pubblici e sale da gioco tra Calabria e Lazio, nell’ambito della quale riuscivano – tra l’altro – ad acquisire una posizione importante nel delicato settore delle slot machines, imponendo l’installazione di decine di slot. Il lucroso business delle sale giochi e, segnatamente, delle slot machines, vedeva infatti una sostanziale joint venture di più imprese, grazie all’operato del binomio Galluccio/Mazzitelli che riusciva ad amministrare decine di slot, installate nell’ambito di numerosi esercizi pubblici siti tra le province di Roma e Latina. La perizia evidenziata da Giuseppe Galluccio veniva acclarata anche dalle modalità di controllo dei vari esercizi, resa più agevole dallo sfruttamento delle telecamere ivi installate e che seguiva direttamente dalla propria abitazione. Potevano distinguersi a pieno i 3 livelli “gestionali” (gestore del locale/Galluccio – Mazzitelli – Molè) che riportavano il complesso degli interessi alla criminalità organizzata e, segnatamente, ai Molè. Congiuntamente all’ordinanza di custodia cautelare è stato emesso decreto di sequestro preventivo di alcune società riconducibili all’ associazione mafiosa. lp/AGIMEG