Match fixing, Baranca (Segr. Gen. Federbet) ad Agimeg: “Recidività al centro del report presentato al Parlamento UE, interessi malavita si stanno spostando dal calcio ad altri sport come il tennis. Liga spagnola e Serie B esempi virtuosi”

“Il report presentato quest’anno al Parlamento europeo ha avuto come filo conduttore quello della recidività”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, la Federazione internazionale con sede a Bruxelles – della quale fanno parte diversi bookmaker europei – che si occupa di prevenire ed eliminare il match-fixing, che ha presentato al Parlamento UE, per il terzo anno consecutivo, il report focalizzato sulla stagione 2015/2016, che ha visto oltre 300 incontri di calcio sospettati di combine a livello continentale. “Al centro della nostra analisi vi sono i rapporti tra criminalità organizzata e scommesse sportive. Abbiamo messo sotto la lente le partite di quei campionati finiti nell’inchiesta Dirty Soccer, che vide fenomeni di match fixing in Lega Pro, nel Basket serbo, così come nei campionati di calcio cinese e maltese. Abbiamo riscontrato anche nella scorsa stagione le medesime anomalie, ma quello che è maggiormente emerso è che gli interessi della malavita si stanno spostando su altri sport. Il calcio resta sempre la prima scelta, ma soprattutto il tennis in questi ultimi mesi è stato oggetto di numerosi movimenti anomali. In particolare – ha riferito Baranca – nell’ultimo mese c’è stata una crescita esponenziale di puntate su un certo game che finirà ai vantaggi, un fenomeno che ha portato all’individuazione di ben 61 incontri che hanno registrato anomalie clamorose. Nella maggior parte dei casi a essere coinvolti sono atleti dell’est Europa, soprattutto giovani e donne. Si tratta di numeri molto seri, se si pensa che di fatto l’analisi copre la sola prima parte del 2016”. Non solo calcio e tennis, però. “Il fenomeno del match fixing coinvolge quasi tutti gli sport, dalla pallavolo al beach volley, dall’hockey alla pallamano, dal basket fino alle gare di ping pong valide per la qualificazione alle Olimpiadi”. Dal report di Federbet emergono tuttavia anche delle isole felici, dei campionati virtuosi che nell’ultimo anno non sono stati toccati da tentativi di combine. “La scorsa stagione sono stati esenti da anomalie sia la Liga spagnola che la Serie B. Da lodare anche il comportamento dell’Ucraina, che ha ammesso il problema del match fixing, ma che è subito corsa ai ripari e in tre mesi ha approvato una legge molto severa contro episodi di combine”. Per Baranca, il match fixing può essere limitato, se non sconfitto, con un nuovo approccio di tipo culturale. “Dobbiamo insegnare ai giovani che alterare l’esito di una gara è sbagliato. Oggi ci troviamo di fronte a un problema di tipo culturale e questo gap va colmato. Chi viene avvicinato, ancora minorenne, e convinto a truccare una partita, non è detto che quando arriverà un giorno nella squadra maggiore, in qualsiasi sport o campionato, non possa farlo ancora. Questo va evitato in ogni modo. Sicuramente negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti al riguardo, denunciare questo tipo di fenomeno qualche anno fa sarebbe stato impensabile, ma la strada è ancora lunga”. Cr/AGIMEG