Per gli onorevoli Mancuso, Barani, Ciccioli e Girlanda includere nel Redditest le spese per il possesso di un cavallo nella schermata relativa alle spese per il gioco d’azzardo e ai giochi on line decreta uno stato d’incoerenza. Per tale ragione nella giornata di ieri gli onorevoli del PdL hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle finanze per sapere se il Governo intenda ricalibrare i coefficienti di ponderazione escludendo le veterinarie dalla categoria delle voci di lusso e se il Governo intenda ricomprendere le spese per il possesso e il mantenimento di un cavallo tra la categoria delle spese veterinarie.
Di seguito il testo dell’interrogazione
Premesso che:
il Redditest è il nuovo software dell’Agenzia delle entrate, che permette di valutare la coerenza tra il reddito familiare dei contribuenti e le spese sostenute nell’arco dell’anno;
al momento è scaricabile on line un prototipo del file, che gli utenti possono compilare liberamente;
dalla compilazione del prototipo risulta che non tutte le spese vengono considerate allo stesso modo;
evidentemente l’applicazione di diversi coefficienti di ponderazione e di funzioni di stima assegnate alle singole voci di spesa fanno lievitare il livello di reddito sinteticamente stimato dall’applicativo software;
a parità di spesa sostenuta nell’anno non si ottiene una parità di responso ai fini del redditometro;
in particolare la medesima cifra indicata tra le spese veterinarie e le spese per gioielli e preziosi decreta uno stato d’incoerenza nel primo caso, di coerenza nel secondo;
è incongruo e fuori luogo che le spese veterinarie abbiano, nel redditest, un peso proporzionale evidentemente maggiore rispetto alle spese di lusso;
molti animali domestici sono custoditi in famiglie con bambini o persone anziane, che da essi ricevono affetto e compagnia;
le spese per il possesso di un cavallo vengono incluse nella schermata relativa alle spese per il gioco d’azzardo e ai giochi on line;
in molti casi un cavallo è detenuto come animale da compagnia, al pari di un cane o di un gatto –:
se il Governo intenda tarare il redditest di modo che abbia rilevanza l’ammontare della somma spesa e non la voce di spesa;
se il Governo intenda almeno ricalibrare i coefficienti di ponderazione escludendo le veterinarie dalla categoria delle voci di lusso;
se il Governo intenda ricomprendere le spese per il possesso e il mantenimento di un cavallo tra la categoria delle spese veterinarie.