Ludopatie: Abruzzo, in Regione si torna a discutere di legge anti-GAP

Il Consiglio Regionale abruzzese torna a parlare di lotta alla dipendenza da gioco. Mercoledì alle 10 è fissata la riunione della Prima Commissione (Bilancio), che si occuperà dei piani per l’utilizzo dei proventi da alienazione di immobili delle Ater di Lanciano e Pescara, delle norme a sostegno in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) e infine delle disposizioni per il contrasto al gioco d’azzardo e di quelle per la lotta alla ludopatia. Già a ottobre 2013 il Consiglio regionale abruzzese aveva approvato una prima legge di contrasto alle ludopatie che stabilisce le distanze minime per le sale da gioco rispetto ai “luoghi sensibili” quali scuole, ospedali, centri anziani e luoghi di culto e che fissa un tempo di transizione di 5 anni per dismettere gli apparecchi da gioco per gli esercenti che si trovano entro la distanza minima. Proprio a inizio febbraio, però, il gruppo abruzzese dei 5 Stelle ha presentato in Regione una proposta di legge sulla “Prevenzione e contrasto alla ludopatia” che chiede – appunto – di modificare il testo anti-GAP già in vigore in Regione, implementandolo con maggiori attività informative tra le fasce deboli e introducendo l’obbligo di formazione di personale specializzato per intervenire sul territorio, con servizi dedicati. Il personale sarebbe monitorato da un organo preposto dalla Giunta. La proposta di legge chiede anche l’istituzione di un albo degli operatori. E, al pari di quanto accaduto in Lombardia e Emilia Romagna, per esempio, si chiede anche l’introduzione di un marchio regionale “No slot Regione Abruzzo” da esporre negli esercizi commerciali sul territorio. lp/AGIMEG