Giochi, da aumento tassa sulle vincite stimati 322 milioni di euro di introiti nel triennio 2017-2019 

Un maggiore gettito per 36 milioni nell’anno in corso, cifra che salirà a 322 milioni nel periodo 2017-2019. E’ quanto potrebbe portare, nelle stime del Governo, l’aumento della tassa sulla fortuna sui giochi. Complessivamente, nel triennio, le maggiori imposizioni sul settore dei giochi contenute nella ‘Manovrina’ approvata lo scorso mese di aprile dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 1.064 milioni di euro. Il decreto legge “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” – la cosiddetta Manovrina – ha previsto anche l’aumento al 19% del Preu sulle Newslot ed al 6% quello sulle Vlt. Inoltre, dal 1° ottobre 2017, aumenterà la ritenuta sulle vincite del Lotto, dal 6% all’8% e quella sulle vincite eccedenti i 500 per SuperEnalotto, Winforlife, Gratta e Vinci e Vlt, che passa al 12%. Nella relazione tecnica, si evidenzia come dall’aumento del Preu da slot e Vlt è previsto un maggiore introito nel 2017 per 202 milioni di euro, arrivando ad un totale nel triennio 2017-2019 di 742 milioni di euro. L’aumento della tassa sulla fortuna porterebbe invece un maggiore gettito per 36 milioni nel 2017 e nel triennio per 322 milioni. Dal 2017 al 2019, quindi, le maggiori imposizioni sul settore dei giochi dovrebbero portare nelle casse dello Stato oltre 1 miliardo di euro. Il meccanismo della tassa sulla fortuna è in vigore dal 1° gennaio 2012 e prevedeva inizialmente l’applicazione, come stabilito nel decreto del Mef del 16 dicembre 2011, di un “diritto del 6% sulla parte della vincita eccedente l’importo di euro 500,00”. Tassata quindi non l’intera vincita, ma solo la parte che eccede i primi 500 euro. La tassa si applica dal 2012 a Gratta&Vinci, Superenalotto, Win for Life, Videolottery. Restano esclusi Lotteria Italia, scommesse, poker e casinò online, bingo e slot machine. Diversa la situazione per quanto riguarda il Lotto, la cui regolamentazione è precedente alla “tassa sulla fortuna”: tutte le vincite, anche quelle inferiori ai 500 euro, vengono tassate al 6%, percentuale che dal prossimo 1 ottobre salirà all’8%. Nel 2016 le entrate complessive derivanti dalle tasse sulle vincite sono state di circa 400 milioni di euro, di cui 300 milioni da ricondurre al gioco del Lotto. cr/AGIMEG