Speciale lotterie e “good causes”: dall’istruzione all’ambiente, dalla cultura alla sanità. Ecco perché, come in tanti paesi del mondo, bisognerebbe istituire anche in Italia una “tassa di scopo” sul gioco

Istituire anche in Italia una ‘tassa di scopo’ al fine di destinare parte dell’utile erariale derivante dai giochi a progetti specifici, come l’educazione scolastica. E’ questa la proposta lanciata nel corso dell’ICE di Londra da Giuliano Frosini, direttore delle relazioni esterne, istituzionali e comunicazione di Lottomatica. “Questo in altri paesi già avviene. Ad esempio la Camelot inglese destina una parte degli introiti proprio all’educazione. Questo tipo di iniziative farebbe capire meglio l’importanza di sostenere il gioco pubblico, che rappresenta una realtà industriale seria e alla quale va riconosciuta la giusta dignità”. Una realtà, quella della ‘tassa di scopo’, già diffusa in molti Stati, soprattutto in quelli di cultura anglosassone. Il ‘fil rouge’ che lega lotterie e sociale prende forme diverse da Paese a Paese, e se in Inghilterra le ‘good causes’ fanno rima con istruzione, sanità e ambiente, in Irlanda i fondi sono indirizzati anche allo studio e alla diffusione della lingua, mentre negli Stati Uniti, oltre prevalentemente alla scuola, vengono destinati milioni di dollari in progetti a sostegno dei veterani di guerra.

 

In Inghilterra dai giochi quasi 1,5 miliardi di euro all’anno per la ricerca medica, la costruzione di ospedali, borse di studio ed ambiente

Numeri alla mano, ogni anno in UK la Camelot destina in media 1,8 miliardi di sterline – oltre 2,3 miliardi di euro – alle cosiddette ‘good causes’. In termini percentuali, si tratta di circa il 25% dell’intera raccolta, che nell’ultimo anno fiscale (concluso il 31 marzo 2015) si è attestata a 7,2 miliardi di sterline. Dei 2,3 miliardi di euro complessivamente destinati alle buone cause, oltre 920 milioni nell’ultimo anno stati devoluti a progetti riguardanti salute (finanziamenti nella ricerca in campo medico o costruzione di ospedali), educazione (borse di studio per studenti di vari livelli) e ambiente (riforestazione). Circa 460 milioni sono stati devoluti a sostegno dello Sport, altrettanti all’Arte e altrettanti ancora al Patrimonio culturale del paese. In altre parole, ogni singola settimana i giocatori, puntando sul lotto o acquistando un biglietto della lotteria, destinano (consapevolmente o meno) una media di 35 milioni di sterline – al cambio 45,5 milioni di euro – alle ‘good causes’. Un ruolino di marcia invidiabile, che ha consentito alla Camelot, dal 1994 a oggi, di destinare all’insieme di questi progetti ben 34 miliardi di sterline, oltre 44 miliardi di euro.

 

In Irlanda e Scozia dal mercato del gioco aiuti mirati a sostegno di progetti riguardanti sport, salute e cultura

Anche in Irlanda le lotterie destinano fondi a favore delle ‘good causes’. La National Lottery irlandese dal 1988 a oggi ha devoluto alle buone cause oltre 4,4 miliardi di euro, specificamente in progetti riguardanti scuola, sport, salute, arte, cultura, patrimonio nazionale e non ultimo lo studio e la diffusione della lingua irlandese. In Scozia la cifra devoluta è stata pari a 3,3 miliardi di euro, la metà dei quali a favore di progetti riguardanti educazione e salute, ma anche la cultura ha un forte peso. Il solo Museo di Glasgow, dal 2006 – anno della sua apertura – a oggi ha beneficiato di un sostegno finanziario pari a 30 milioni di euro.

 

Negli Stati Uniti dalle lotterie fondi per borse di studio, prima infanzia, ospedali, centri per disabili e progetti di sostenibilità ambientale

La cultura anglosassone dei fondi destinati alle ‘good causes’ è diffusa anche oltreoceano. Negli Usa, tutti i 42 Stati (su 50) nei quali sono vendute le lotterie destinano parte della raccolta, in percentuale variabile fra Stato e Stato, a progetti scolastici, educativi e ambientali. La Lotteria di Washington, ad esempio, è particolarmente sensibile e attiva in tema di programmi ed educazione scolastica: gran parte dei fondi raccolti vengono girati alla Washington Opportunities Pathway, che utilizza una media di 115 milioni di dollari l’anno per borse di studio a favore degli studenti più meritevoli o a programmi di educazione della prima infanzia. Anche la Lotteria del New Jersey, come la maggior parte delle lotterie, destina una grande percentuale dei ricavi alla Pubblica Istruzione. Tuttavia, una parte del denaro va anche ad altre buone cause, tra cui scuole, ospedali psichiatrici e centri per disabili e, più recentemente, dando supporto ai veterani di guerra. Anno record in termini di fondi devoluti alle ‘good causes’ è stato il 2010, nel quale la NJ Lottery è stata in grado di sostenere questi progetti con 924 milioni di dollari. L’educazione e l’istruzione scolastica sono invece i settori principali dei fondi della Florida Lottery, tra le più ricche lotterie statunitensi: negli ultimi 27 anni questo tipo di progetti ha beneficiato di ben 21 miliardi di dollari. In Arizona sono salute e ambiente le destinazioni privilegiate dei fondi derivanti dalla raccolta delle lotterie: in più di trenta anni sono stati investiti nelle ‘good causes’ oltre 3 miliardi di dollari, prevalentemente in progetti di sostenibilità ambientale e di protezione della fauna selvatica. Quando comprare un biglietto della lotteria significa anche aiutare il pianeta. cr/AGIMEG