Lotteria Italia: il 92% degli italiani investirebbero i soldi per sistemare figli, nipoti, genitori e pagare i debiti

Per riscuotere si dovrà presentare il biglietto vincente  presso uno sportello di Banca Intesa oppure presso l’Ufficio Premi del Consorzio Lotterie Nazionali – viale del Campo Boario, 56/D – 00153 Roma, indicando tra le altre cose anche la modalità di pagamento richiesta (assegno circolare, bonifico bancario o postale). I premi possono essere richiesti entro il 180° giorno successivo a quello della pubblicazione nella G.U. del bollettino ufficiale dell’estrazione mentre il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di presentazione del biglietto.  Ma una volta incassati i soldi, come verrebbero spesi? Secondo un sondaggio dell’agenzia specializzata Agimeg, a vincere è sempre il mattone. La maggioranza degli italiani (circa il 64%), comprerebbe una casa che in tempo di crisi è un sogno di molti. Tra i primi pensieri però c’è quello di sistemare figli, nipoti o genitori e risolvere le proprie pendenze (92%). L’idea di fare un viaggio indimenticabile perde colpi (solo il 15% delle preferenze), così come l’acquisto di un bene di lusso (7%). Il 72% farebbe anche della beneficenza.

E infine una curiosità che forse non tutti sanno. La prima Lotteria nazionale italiana si svolse a Tripoli in Libia, all’epoca sotto la dominazione italiana, nel 1933 e venne abbinata al Gran Premio di Tripoli di automobilismo. Il biglietto aveva un costo di 12 lire. Per la cronaca vinse Achille Varzi, alla guida di una Bugatti, che precedette sul traguardo Tazio Nuvolari su una Alfa Romeo. Per aumentare la diffusione dei biglietti, per la Lotteria di Tripoli del 1934 si studiò una particolare vendita. I dipendenti di alcune ditte potevano infatti avere una scheda dove andavano applicati 12 tagliandi gommati da 1 lira ciascuno. La scheda completa dei 12 tagliandi dava diritto al ritiro di un biglietto. Insomma una sorta di vendita a rate della lotteria. lp/AGIMEG