Legge di Stabilità: Nuovo Servizio Studi della Camera. Maggiori entrate dai giochi al Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (FISPE)

“Il comma 644 nelle more del riordino della disciplina dei giochi pubblici prevista nell’ambito della delega fiscale, disciplina l’attività delle agenzie di scommesse. Si estende l’applicazione del Piano straordinario di contrasto del gioco illegale, con la costituzione di un’apposita banca dati (comma 645). Nel corso dell’esame al Senato sono stati soppressi l’aumento del prelievo unico erariale (PREU) e la riduzione del pay-out, mentre sono state ulteriormente aumentate le imposte sul gioco illegale (commi 646-648). ll nuovo comma 649, introdotto al Senato, prevede una riduzione pari a 500 milioni di euro dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera nell’ambito delle reti di raccolta del gioco con newslot e videolottery, mentre il nuovo comma 650, demanda a decreti ministeriali l’adozione di misure di sostegno dell’offerta di gioco. Le maggiori entrate sono destinate, quanto 387 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, al Fondo per interventi strutturali di politica economica, e quanto a 150 milioni di euro al Fondo per la riduzione della pressione fiscale (nuovi commi 651 e 652)”. E’ quanto si legge nel nuovo Servizio Studi della Camera, in riferimento alla Legge di Stabilità, approdata a Montecitorio in terza lettura.

“I commi 53 e 654, inseriti al Senato, prevedono l’affidamento da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della concessione per la gestione del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, sia attraverso la rete dei concessionari sia a distanza, mediante procedura di gara, che deve essere indetta nel rispetto delle seguenti condizioni essenziali: la durata della concessione è di nove anni, non rinnovabile; la base d’asta è di 700 milioni di euro; 350 milioni devono essere versati nel 2015 (all’atto dell’aggiudicazione), 250 milioni nel 2016 (all’inizio della concessione), i restanti (almeno 100 milioni) entro il 30 aprile del 2017; il concessionario potrà utilizzare la rete per prestazioni di servizi diversi dalla raccolta del gioco;  l’aggio è fissato al 6 per cento della raccolta; deve essere previsto obbligatoriamente, a carico del concessionario, un aggiornamento tecnologico della rete e dei terminali; le somme per gli investimenti programmati, ma non effettuati, saranno versate all’erario. La concessione sarà affidata, mediante una procedura di selezione aperta, competitiva e non discriminatoria, ad un’impresa qualificata con pregressa esperienza nella gestione o nella raccolta di gioco, con sede legale in uno Stato dello Spazio economico europeo, dotata di idonei requisiti di affidabilità morale, tecnica ed economica. La commissione di gara sarà composta di 5 membri: tre dei quali in possesso di alta qualificazione professionale (come magistrati o avvocati dello Stato in pensione) e due tra dirigenti generali dell’Agenzia. Con decreto ministeriale saranno stabiliti i compensi per i commissari non dipendenti dell’Agenzia (comma 654)”.

“Le maggiori entrate derivanti dalle modifiche introdotte dai commi illustrati sono assegnate al Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (FISPE)”. im/AGIMEG